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Zenit su Pandev, Lotito dice no

Goran Pandev

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Lotito, niet. Il presidente della Lazio rifiuta l'offerta di 12 milioni di euro per Pandev presentata dallo Zenit San Pietroburgo. «La Lazio - spiega Elisabetta Bartocze, emissaria del club russo - ha respinto la nostra prima proposta ribadendo il prezzo già fissato per Pandev (18 milioni), restiamo a Roma in attesa che il presidente della Lazio voglia iniziare la trattativa». Lo Zenit sembra determinato a chiudere l'affare, Lotito non vuol essere preso per la gola: il patron biancoceleste alza i toni della discussione, tira fuori gli artigli cercando di monetizzare quanto più possibile la cessione di un pezzo pregiato. «Il prezzo è stato stabilito e la metodologia è stata sbagliata, non bisogna parlare con il giocatore ma con la società - ha spiegato Lotito a margine dell'incontro in Viminale per la presentazione della tessera del tifoso - il prezzo lo sa bene il procuratore, non è stata fatta una proposta indecente, ma un'offerta non consona al valore di mercato del giocatore. Se poi dicono che si svincola lo vedremo in altre sedi. Le estorsioni le andassero a fare altrove». Il macedone, il cui contratto scadrà fra 12 mesi, alla fine potrebbe anche andarsene a parametro zero. Il presidente laziale prospetta scenari poco edificanti per una stagione che sta per iniziare: «Ho già preparato i chiodi e il martello per inchiodarli in tribuna». A Ledesma e Pandev saranno fischiate le orecchie. Un altro caso spinoso, in casa biancoceleste, è quello di Lorenzo De Silvestri: lunedì sera il procuratore del calciatore ha avuto un contatto con la Fiorentina. Il diesse viola Corvino è pronto a offrire uno tra Dainelli e Comotto, la Lazio chiede moneta sonante, dieci milioni di euro. Trattative avviate anche con la Sampdoria: Zauri e Cribari nel mirino dei doriani. I biancocelesti, che hanno proposto a Marotta anche Baronio, pensano a Sammarco. Frenata sull'asse Roma-Saragozza per lo scambio tra Carrizo e Matuzalem: entro 48 ore prevista la fumata bianca. Oggi a Milano il Consiglio di Lega: sarà l'occasione per cercare di piazzare i tantissimi giocatori in esubero. Ballardini attende fiducioso per evitare di lavorare con un esercito di calciatori.

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