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Totti: "Giallorosso per altri cinque anni"

Il capitano della Roma, Francesco Totti

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«Con Rosella Sensi abbiamo parlato giovedì e appena tornerò dal ritiro firmerò il contratto». Il capitano della Roma Francesco Totti dal ritiro giallorosso a Riscone di Brunico annuncia che resterà nel club capitolino fino al 2014. «Rimarrò per altri cinque anni alla Roma, sfortunatamente....». La società - Totti conferma che Rosella Sensi resterà alla presidenza della Roma: «Da quello che so Rosella ha detto che rimarrà lei presidente, così mi ha detto. E sono fiero di avere un presidente così. Da quanto ho saputo io nessuno ha fatto una offerta reale. Rosella ha detto che se avrà una offerta importante per il bene della Roma venderà ». La risposta all'avvocato di Fioranelli -  «Sinceramente mi dispiace che un avvocato cosi importante abbia detto delle cose pesanti nei miei confronti. Non so a che pro abbia detto queste cose ma le accetto volentieri. Sono contento delle risposte date da persone ancora più importanti: il sindaco, Rosella, politici, tifosi e amici che hanno anticipato le mie risposte. Posso dire che io sono astemio, questa è una fortuna...». Così Francesco Totti chiude la propria riflessione sulle parole pronunciate dall'avvocato Nicola Irti, secondo il quale il capitano giallorosso è la rovina della Roma. Totti ringrazia Vinicio Fioranelli, che ha preso le distanze dalle parole pronunciate dal suo legale: «Da quanto ho saputo è l'avvocato che ha parlato, non l'ha mandato Fioranelli. Anzi, Fioranelli ha sempre parlato bene e lo ringrazio pubblicamente».   22 anni di Roma - Francesco Totti "core" e simbolo di Roma. Se giocherà fino al 2014 avrà messo insieme ben 22 anni con la casacca romanista, un record secondo soltanto a quello di Paolo Maldini, che ha appena chiuso la carriera a 41 anni dopo un quarto di secolo di Milan, dal 1984 al 2009. Le bandiere - Due nomi, quello di Totti e Maldini figlio, che nel mondo del pallone sono sinonimi di bandiere, come quello di Raul per il Real Madrid, e di Zico per il Flamengo, nonostante la parentesi di un biennio nell'Udinese. Una bandiera è stato anche il più grande di tutti, quel Pelè che fu cercato dai migliori club del mondo ma preferì rimanere sempre nel suo Santos, per 18 anni, dal 1956 al 1974, quando decise di vivere l'esperienza dei New York Cosmos per lanciare il calcio in America. Altra bandiera all'estero è stato Eusebio per il Benfica, avendo vestito per tre lustri la maglia degli 'encarnados' prima di lasciarsi tentare anche lui dall'avventura nordamericana (Boston e Toronto) a fine carriera. L'Italia - In Italia hanno giocato per 20 anni nella stessa squadra Beppe Bergomi nell'Inter e Franco Baresi nel Milan, appena meglio, per dodici mesi, di un altro uomo-simbolo come Gianni Rivera, mito rossonero. E come dimenticare l'alter-ego dell'ex Pallone d'Oro in nazionale, quel Sandro Mazzola che con i suoi 17 anni nell'Inter è un altro rappresentante di quel calcio che non c'è più. Ma anche la Juventus ha avuto le sue bandiere: una ancora gioca, ed è ovviamente Alex Del Piero, l'altra è stato quel Giampiero Boniperti che dopo un quindicennio da giocatore e tanti altri anni da dirigente ora sogna di "rivivere" attraverso le imprese del nipote Filippo, talento delle giovanili della Vecchia Signora.  

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