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Bernard «bastona» Magnini

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Ilprimo round è andato a Bernard, ma Filippo Magnini è pronto a prendersi al rivincita ai Mondiali di Roma. Ieri alle Piscine Le Naiadi (spalti gremiti e biglieti esauriti già dalla mattina presto) è stato il transalpino a salire sul gradino più alto del podio. Una vittoria quasi al fotofinish, con Alain Bernard che ha potuto dunque esultare: «Sono contento perchè sono riuscito a battere un atleta forte come Magnini». Il pesarese ha mascherato bene un pizzico di delusione, ma ha dato appuntamento al suo rivale a luglio a Roma: «La sfida con Bernard comincerà a Roma, questi sono solo dei test sia per lui che per me. Sono soddisfatto per la mia prova, non deluso - spiega il 27enne pesarese. - Devo ancora mettere a posto qualcosa nei primi cinquanta, nei secondi invece, con la respirazione a sinistra, ho nuotato da solo, senza punti di riferimento. Comunque, ho già siglato un ottimo tempo». Rivali, ma amici visto che i due, a fine gara, si sono fatti i complimenti: «È lo sport, è giusto così, abbiamo fatto bene entrambi e anche se avessi vinto, sarebbe successa la stessa cosa». Inevitabile poi parlare del tema tanto di moda oggi nel nuoto. Sui costumi di ultima generazioen (jaked), l'atleta azzurro non si è sbilanciato: «È lo sponsor tecnico della federazione, mi sento tra due fuochi. Il mio interesse è gareggiare e andare più forte per l'Italia. Spero che la questione venga risolta. Putroppo ultimamente si parla tanto di costumi, e un po' meno di nuoto». E oggi sarà ancora così visto che in un albergo del centro di Pescara la Jaked ha organizzato una conferenza stampa per illustrare alla stampa le caratteristiche di un costume che ha comunque scombussolato il mondo del nuoto. Poche ore fa la polemica a distanza fra la Pellegrini e il presidente Fin che ha dichiarato: «La Pellegrini pensi a nuotare». Ma probabilmente non è finita.

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