Mosley minaccia e la Formula Uno ritorna in bilico
Tante ne sono infatti trascorse fra la conferenza stampa con la quale, mercoledì a Parigi, Mosley, Montezemolo ed Ecclestone avevano annunciato l'accordo che metteva fine al progetto di scissione da parte della Fota in cambio di regole certe e condivise fino al 2012, e la lettera con la quale lo stesso Mosley, giovedì sera, aveva accusato Montezemolo di aver violato i patti. La lettera, indirizzata a lui personalmente, rimproverava al presidente della Ferrari di aver rilasciato alla stampa dichiarazioni non solo false ma anche diffamatorie nei suoi confronti, dicendosi disposto a soprassedere soltanto se gli fossero state presentate scuse formali. In effetti, da un lato Montezemolo aveva esplicitamente definito Mosley «dittatore» e dell'altro i suoi portavoce avevano accreditato presso i giornalisti, specie quelli italiani, la tesi che la Fota s'era convinta a firmare la pace soltanto dopo che Mosley, oltre ad annunciare la non ricandidatura alla presidenza della Fia in occasione delle elezioni di ottobre, s'era rassegnato a lasciare le redini della F1 nelle mani del vicepresidente Michel Boeri. Il che, a detta di Mosley, era non soltanto offensivo per lui personalmente e per l'intero Consiglio Mondiale della Fia, ma anche e soprattutto non vero. Nel pomeriggio dello stesso giovedì, a conclusione di una riunione della Fota, Montezemolo aveva cercato di ricucire addolcendo i toni e addirittura elogiando l'opera svolta in passato da Mosley, senza però offrire alcun tipo di scusa. Così, ieri, il presidentissimo ha ribadito di considerare morti e sepolti i patti di mercoledì e ha scritto l'ennesima lettera, stavolta indirizzata al World Council, in cui stuzzica l'orgoglio «indipendentista» dei suoi membri e li avverte che i «tempi duri» continueranno. «Dopo tante battaglie avevo deciso di trascorrere un'estate tranquilla – spiega Mosley – e il compromesso che avevamo trovato era perciò accettabile e sembrava rispecchiare l'interesse generale della F1. Ma quando la Fota ha falsamente affermato di avermi cacciato via per imporre la propria volontà sulla F1 la situazione è diventata intollerabile. Non c'è dubbio che davanti a noi c'è un difficile periodo. Quanto è accaduto può tradursi in problemi per la F1 anche nel breve periodo. È possibile che la Fota si faccia un campionato indipendente». Tutto da rifare, dunque? Mah.. Io dico solo una cosa. Ma a Montezemolo non era bastato vincere? Perché ha voluto stravincere lasciando che i suoi pit bull infrangessero sguaiatamente il gentlemen's agreement raggiunto con Mosley? Dov'è finito il suo leggendario fair play di grande comunicatore?
Dai blog
La Lazio non si ferma
Lazio, un punto e basta
La prima volta di Noemi: "Al Palaeur sarà una festa piena di sorprese"