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-Mosley viene sfiduciato nel prossimo Consiglio Mondiale e chi viene chiamato a reggere pro tempore le sorti della F1 rimette le cose a posto. - L'Assemblea FIA del prossimo autunno non rielegge Mosley e nomina al suo posto il gran pacificatore Jean Todt. Dei tre scenari, solo l'ultimo appare in qualche misura plausibile. Poi c'è uno scenario che definire dietrologia pura è riduttivo: assomiglia di più alla fantascienza. Però è l'unico che darebbe un senso alla follìa generalizzata di questi mesi, per cui ve lo descrivo brevemente. La guerra di questi giorni è finta. Il suo scopo è quello di abbattere il valore commerciale della F1 per permettere a Bernie Ecclestone di ricomprare a due soldi i diritti di sfruttamento che ha ceduto per una somma esorbitante al fondo di investimenti CVC, realizzando una plusvalenza colossale che le parti ora in lite apparente si spartiranno non appena avranno trovato il modo di simulare un «volemose bene» nel nome dello sport.

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