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Fioranelli a Roma per chiudere

Rosella Sensi

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{{IMG_SX}}Fioranelli ripiomba a Roma: stavolta per chiudere l'affare. Visti i precedenti impossibile dire se sia o meno il momento della verità, ma di certa quella di oggi sarà una giornata decisiva almeno per quanto riguarda la possibilità che la As Roma passi nelle mani dell'agente Fifa e della sua cordata che fa capo all'imprenditore Volker Flick. Tutto è pronto e dal suo viaggio ad Amsterdam l'avvocato De Santis, legale di Fioranelli, è tornato con altre certezze e, soprattutto, con le ennesime garanzie della Abn Amro banca sul quale sono depositati i fondi per chiudere l'affare Roma (ma c'è anche in appoggio un altro istituto di credito: la Barclays Bank). E proprio la Abn Amro potrebbe contribuire alla costruzione dello stadio di proprietà che potrebbe addirittura prendere il nome dell'istituto bancario olandese che già ha le mani sull'Ajax: ovviamente tramite la Hpp, società che già in mezza Europa (soprattutto in Germania a ridosso dei mondiali del 2006) si è occupata della costruzione di impianti sportivi. Ma la palla, ora più che mai, è nelle mani delle due banche che stanno gestendo l'operazione. Unicredit, che vanta con Compagnia Italpetroli un credito di quasi trecento milioni di euro, e Mediobanca che i Sensi hanno scelto come advisor per la ristrutturazione del debito. Se Unicredit e Mediobanca troveranno l'accordo per il «disavanzo», quella cifra cioè che resterà fuori copertura rispetto ai circa 210 milioni di euro che verrebbero pagati per la Roma, l'operazione si potrà fare in tempi molto stretti: accordo non vuol dire necessariamente «sconto», ma magari anche solo una dilazione del disavanzo. Ed è proprio per questo che Fioranelli oggi tornerà a Roma, convinto di poter chiudere entro questo fine settimana. Dalla sua parte anche la nuova frattura all'interno della famiglia Sensi che adesso non sarebbe più decisa, unanimamente, a tenere la Roma.

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