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La Fota non si arrende Ecclestone pronto a ricorrere in tribunale

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L'ennesimariunione dell'associazione dei team di Formula Uno tenuta ieri a Londra non ha fatto altro che confermare la linea dura. Nessun cedimento ai diktat di Mosley, nessuna partecipazione al prossimo Mondiale se non sarà accettato il pacchetto di proposte che accompagnava le richieste di iscrizione delle otto scuderie «ribelli». «La Fia non può iscriverci d'ufficio - ha ribadito Stefano Domenicali, team manager della Ferrari, all'uscita dall'albergo vicino all'aeroporto di Heathrow - ma noi faremo di tutto per trovare una soluzione accettabile per tutte le parti coinvolte». Un messaggio chiaro a Mosley, che domani dovrà presentare l'elenco delle 13 squadre ammesse al prossimo mondiale. Intanto Bernie Ecclestone ha abbandonato il suo abituale ruolo di mediatore per schierarsi apertamente con la Fia di Mosley. Pomo della discordia l'ipotetico campionato alternativo che i team Fota sarebbero pronti a organizzare in caso di mancato accordo con la Federazione. «Se provano a creare una propria serie - ha tuonato il gestore dei diritti commerciali del Circus - avranno grossi problemi. Oltre ai miei contratti con le squadre, ci sarebbero difficoltà anche con le aziende e i diritti televisivi». Un Ecclestone, quindi, pronto a percorrere le vie legali per cercare di salvare un giocattolo che gli sta sfuggendo di mano. Car. Sol.

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