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L'agente di Brighi insiste «Promesse non mantenute»

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Maormai il caso è fuori controllo. Ieri mattina l'ultima dose di veleno riversata dal manager sulla Roma, «rea» - a suo dire - di non aver mantenuto le promesse fatte un anno fa al giocatore. «Con Pradè - dice Puzzolo - eravamo d'accordo che se lo status di Matteo fosse cambiato, sarebbe cambiato anche il contratto: non è giusto che sia il diciassettesimo giocatore stipendiato dalla Roma. Ho deciso di parlare prosegue il procuratore a Centro Suono - quando la società si è occupata dei contratti di altri giocatori. Addirittura Brighi aveva chiesto dieci maglie a Pradè e non le ha avute». Puzzolo assicura che dietro le sue accuse non c'è nessuna manovra di mercato. La Roma stavolta non replica. La sensazione è che se arrivasse un'offerta interessante, la società lascerebbe partire Brighi. Nel frattempo lo ha «invitato» a non parlare: il giocatore ha accettato di rimanere in silenzio ed è pronto a presentarsi regolarmente in ritiro.

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