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Bis Cavendish, oggi crono decisiva

Giro d'Italia

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{{IMG_SX}}Nel 1925 questa tappa la vinse Girardengo, su Binda e Brunero: il meglio del meglio del ciclismo dell'epoca, in pratica. Stavolta la frazione è invece stata un semplice trasferimento, con la carovana che si è portata senza affanni dal continente al mare di Liguria, quel mare che oggi vedrà i girini impegnati nella tostissima crono delle Cinque Terre. Della quale però parliamo dopo, dando ora la precedenza ai fatti dell'11esima tappa. Fatti presto raccontati: prima fuga a 4 (Grabovskyy, Meyer, Donati e César Veloso) che non ha proprio avuto spazio, venendo annullata a oltre 100 km dal traguardo; e successivo tentativo solitario del russo Isaichev, che ha avuto anche 8' di vantaggio, ma che essendo per l'appunto tutto solo, è stato facile boccone del gruppo che a un certo punto (sull'impulso di Columbia e Quick Step) si è rimesso a tirare pancia a terra. A niente sono valsi gli attacchi di Marzano prima, di Gasparotto e Popovych poi, e infine dello stesso Gasparotto impegnato in un assolo ai 2 km; del resto il percorso non permetteva grandi colpi di testa. E allora volata: il Team Columbia è un treno sempre in orario quando si tratta di vincere, e l'arrivo di Arenzano non ha fatto eccezione: Mark Cavendish per la seconda volta ha messo la ruota davanti a tutti, con Petacchi battuto da Farrar per il secondo posto. Oggi la crono, dicevamo: Sestri Levante-Riomaggiore, 61 km, due salite (e conseguenti difficili discese) a spezzare il ritmo, classifica generale che verrà stravolta. Menchov e Leipheimer guadagneranno su Di Luca in rosa, ma quanto? Diretta su Rai3 dalle 15.30.

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