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Ora Roger Federer sogna il Roland Garros

Roger Federer

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Non v'è dubbio che tra i sei tornei più importanti, disputati quest'anno, (Australian Open e 5 Masters 1000) quello di Madrid ha suggerito le considerazioni più importanti. Potrà non far piacere a noi italiani perché vorremmo che gli Internazionali d'Italia potessero essere considerati il quinto torneo del mondo, dopo i quattro del Grande Slam, ma non c'è dubbio che Madrid ci ha regalato il miglior match dell'anno (la semifinale tra Nadal e Djokovic) e il risultato più interessante, la vittoria ottenuta da Roger Federer che ha interrotto una serie di cinque vittorie consecutive di Nadal nella storia della rivalità tennistica più importante degli ultimi anni. Sembra inutile sottolineare come Nadal abbia affrontato la finale di Madrid dopo l'estenuante maratona cui l'aveva sottoposto in semifinale Djokovic, ma chi ha visto le partite giocate da Federer in questo torneo deve convenire di aver rivisto se non il miglior Federer almeno la migliore edizione offerta dal campione svizzero nelle ultime due stagioni.  È anche possibile che il gioco di Federer sia stato aiutato da una maggior incisività del servizio determinata dall'altitudine di Madrid rispetto a quelle di Montecarlo e di Roma (e di Parigi). Sono sempre stato convinto che se nella famosa finale del Foro Italico (2006) Federer avesse sfruttato uno dei due match point che ha mancato contro Nadal, la storia della rivalità tra questi due giocatori sarebbe stata diversa, naturalmente senza mettere in dubbio l'evidente dominio del campione spagnolo sulla terra battuta. Tuttavia ho notato a Madrid un Federer più determinato a cercare aiuto nel servizio e nel gioco di volo. Vedremo al Roland Garros (che inizia domenica prossima) se ci saranno variazioni nelle gerarchie del tennis. Murray ha perso qualche colpo a Roma e a Madrid ma rimane protagonista assoluto, come del resto Djokovic, che dopo avere infastidito Nadal nella finale di Montecarlo, lo ha quasi battuto a Madrid. Da registrare anche i progressi di Del Potro, unico giocatore tra quelli non compresi tra i primi quattro, ad aver raggiunto due volte le semifinali nei Masters 1000. Quindi non è casuale il suo quinto posto in classifica. Nella quale registriamo purtroppo che per la prima volta da molto tempo non troviamo nessun italiano tra i primi 50. Seppi ha perduto i punti conquistati l'anno scorso ad Amburgo ed è sceso al numero 54 dove precede Bolelli (59) e Fognini (61). Purtroppo su questo fronte Madrid ha confermato il Foro Italico in entrambi i settori perché anche le ragazze, splendide in Fed Cup, nei tornei individuali non ci stanno regalando molte soddisfazioni. Anche se sono stati i giocatori a dare spettacolo a Madrid, la vittoria di Dinara Safina che ha ripetuto il successo di Roma, ha legittimato la sua posizione di numero uno in attesa che a Parigi le sue rivali cerchino di recuperare ma è fin troppo evidente che mentre tra gli uomini i valori sono piuttosto stabili il tennis femminile sta attraversando un momento di grande confusione.

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