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Il nuovo regolamento all'esame del tribunale

Ferrari

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La Corte, ritenuta competente perché la Federazione automobilistica ha sede legale proprio a Parigi, è stata convocata con massima urgenza a causa delle imminenti scadenze del Circus, dato che le iscrizioni al prossimo Mondiale possono essere presentate solo dal 22 al 29 maggio. I giudici non entreranno nel merito delle nuove norme - di cui il tetto al budget e il conseguente regolamento «a doppia velocità» sono gli aspetti più controversi - ma solo nel metodo. Il ricorso della Ferrari, infatti, si basa sul fatto che la Fia, avendo approvato le nuove regole senza consultarsi con le scuderie, avrebbe violato il Patto della Concordia firmato con i team nel 2005. Per il verdetto occorrerà aspettare alcuni giorni e la decisione sarà appellabile. La vicenda, dunque, è ben lontana da una soluzione definitiva. Ulteriore indizio di questo sono state le parole pronunciate ieri dal presidente della Federazione Max Mosley che, invitando le scuderie a prendere una decisione il più rapidamente possibile, ha detto di aspettarsi che si iscriveranno entro i limiti prestabiliti «soltanto 3-6 team. Gli altri potranno aggiungersi dopo, pagando una penale, se ci sarà ancora posto». In pratica, la scadenza del 29 maggio è tutt'altro che tassativa. Ieri il patron del Circus Bernie Ecclestone, ritagliandosi ancora una volta il ruolo del pompiere, ha detto di aspettarsi una soluzione positiva dello scontro e ha comunque ribadito che «difficilmente la Formula Uno del 2010 avrà un doppio regolamento a seconda delle spese dei team». Basteranno le parole del detentore dei diritti economici del Mondiale a rassicurare i team? È quello che si vedrà nei prossimi giorni. Fatto sta che, con il passare delle settimane, sarà sempre più difficile per le scuderie «ribelli» organizzarsi l'ipotetico campionato alternativo.

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