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Lazio-Zarate trattativa al fotofinish

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Trattativaa oltranza a Doha City: il braccio di ferro tra il presidente della Lazio Claudio Lotito e i dirigenti dell'Al Sadd ieri è andato avanti fino all'una di notte. Riprenderà questa mattina. La partita si gioca tutta sulle clausole di una scrittura privata delle due società: i dirigenti del club asiatico vorrebbero cambiare le carte in tavola, giocano al rialzo visto il successo ottenuto da Zarate nel campionato italiano per ottenere più soldi. Sul piatto della bilancia ci sono cinque milioni di euro. Il moralizzatore Lotito è rimasto irremovibile: «Pacta servanda sunt» ha detto in faccia agli arabi avvolti nel loro turbante. E ci mancherebbe. Alle porte di Doha ci sarebbero almeno un paio di club pronti a offrire più soldi - in primis il Manchester City - nella speranza che l'affare possa saltare. Il presidente laziale, accompagnato in Qatar dal direttore sportivo Igli Tare e dal manager del calciatore argentino Luis Ruzzi, sta cercando di far valere le proprie ragioni. La società è pronta allo scontro legale pur di arrivare fino in fondo. «Io ho studiato le carte e la Lazio è in una botte di ferro - ha annunciato ieri il legale biancoceleste Gianmichele Gentile - Zarate è nostro, non esiste nessuna clausola nella maniera più assoluta relativa al rendimento del calciatore. Se pattuiamo la compravendita di un oggetto la dobbiamo pattuire definendo costi e tempi di pagamento. C'è un prezzo da pagare per esercitare un'opzione che è a nostro favore e che scade giovedì prossimo. Lotito - deferito ieri dalla Corte Federale per la questione Stendardo - è in Qatar per esercitare quanto ci spetta di diritto. Se l'Al Sadd dovesse chiedere più soldi, saremmo pronti a far valere le nostre ragioni anche in sede legale: si andrebbe in causa con la squadra araba, ma faremmo in modo nel frattempo di tesserare il giocatore in tempi utili per farlo scendere in campo già da settembre». La Lazio promette battaglia, pur convinta di poter portare a termine l'operazione entro poche ore. La delegazione biancoceleste rientrerà domani mattina a Roma, all'alba, giusto in tempo per poter assistere alla sfida contro l'Atalanta. Ma la giornata di ieri è stata caratterizzata anche dalle dichiarazioni del procuratore di Goran Pandev che non lasciano del tutto tranquillo l'ambiente laziale. Le voci di un possibile interessamento della Juventus non sono state smentite dall'agente del macedone. «C'è la finale di Coppa Italia e ci sono delle priorità che vanno rispettate - ha dichiarato Carlo Pallavicino - non smentisco e nè confermo l'interessamento da parte della Juve. Pandev è l'oggetto del desiderio di mezza Europa. Col contratto in scadenza nel 2010 e con l'articolo 17, è normale che sia un giocatore molto appetito. Dico solo che, delle squadre che hanno partecipato ai quarti di finale della Champions League, sei su otto lo vorrebbero». La Lega Calcio non ha ancora comunicato le modalità di vendita dei biglietti per la finale di Coppa Italia in programma il 13 maggio all'Olimpico: i tagliandi verranno venduti nel circuito Listicket che cura la biglietteria di Lazio e Sampdoria.

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