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L'impresa di Cimmino: il giro d'Europa a nuoto

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Unaltro capitolo importante nella vita spericolata di Salvatore Cimmino, 45 anni, originario di Torre Annunziata, ma ormai romano d'adozione e simpatizzante romanista, tesserato al circolo Canottieri Aniene dal 2007. E proprio nel prestigioso circolo Canottieri Aniene ha presentato ieri la sua prossima emozionante avventura: il Giro d'Europa a nuoto. Un'impresa per dimostrare, ancora una volta, come niente sia precluso ad un disabile. Salvatore, infatti, non ancora quindicenne, fu colpito da un terribile osteosarcoma e, per salvargli la vita, dovettero amputargli la gamba destra. Nel novembre del 2005, a Roma, un medico al quale si era rivolto per un mal di schiena che non gli dava pace, gli consigliò di provare col nuoto. Appassionato da sempre di basket, s'innamorò comunque di questo sport e da allora, bracciata dopo bracciata, capì che in acqua si sentiva come a casa sua. Da quel momento è iniziata la sua avventura e il 15 luglio 2006, Salvatore fece la sua prima traversata da Capri a Sorrento. Il 2007, invece, è stato l'anno dell'inizio del sodalizio con il Circolo Canottieri Aniene e del Giro d'Italia, il 2008 della Capri-Napoli, in cui nessun nuotatore disabile in cinquant'anni di storia di questa traversata, era mai riuscito nell'ardua impresa. Il 2009 sarà l'anno dell'Europa. «Questa è una nuova ed affascinante sfida per me - spiega - e il valore dell'impresa sta non tanto nel vincere, ma nel dimostrare come ci si possa mettere sempre in gioco e superare ogni volta i propri limiti. Mi sta a cuore sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi dei disabili, in particolare quelli motori. Il mio obiettivo principale è solo questo, per un mondo davvero senza barriere e soprattutto senza frontiere». La prima tappa del Giro d'Europa partirà il primo maggio dallo Stretto di Messina, toccherà lo Stretto di Gibilterra nella seconda tappa, poi Capri-Napoli, il Canale della Manica, Copenaghen-Malmoe, tutto per concludersi il 27 settembre in Croazia. Una vera e propria impresa che inorgoglisce anche il Presidente del Canottieri Aniene, Giovanni Malagò. «Conoscevo il percorso fatto da Salvatore che lo ha portato a realizzare il suo sogno - spiega Malagò - ma lui è davvero disarmante. Ha sempre il sorriso sulle labbra, fa delle cose incredibili con una facilità che lascia senza fiato e l'Aniene gli sarà sempre vicino. Ora tifiamo per questa sua nuova grande avventura».

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