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Un turno a porte chiuse alla Juve per i cori contro Balotelli

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Domenico Latagliata TORINO Si voleva un segnale forte. E il segnale forte è arrivato: in seguito ai cori razzisti lanciati nei confronti di Balotelli sabato sera, durante la partita contro l'Inter, la Juventus dovrà giocare a porte chiuse il match contro il Lecce del prossimo 3 maggio. Imbufaliti i tifosi juventini, che si sentono più che mai perseguitati, gelida la società che solo nel tardo pomeriggio, dopo avere a lungo cogitato, ha diffuso una nota in cui «preso atto della sentenza, ha deciso di presentare ricorso».  La società di corso Galileo Ferraris avrà adesso tre giorni di tempo - quindi fino a giovedì – per inviare alla Corte di Giustizia Federale la richiesta che preannuncia il reclamo: reclamo che dovrà poi essere effettivamente presentato entro lunedì prossimo, ovvero entro sette giorni dalla pubblicazione della decisione del Giudice Sportivo. Quanto al Giudice Sportivo Giampalo Tosel, ha motivato la sua decisione scrivendo nel referto che «nel corso della gara, in molteplici occasioni, sostenitori della società ospitante intonavano cori costituenti espressione di discriminazione razziale nei confronti di un calciatore della squadra avversaria». Tosel ha aggiunto di aver «valutato la gravità del fatto per la pervicace reiterazione di tali deplorevoli comportamenti, che nulla hanno a che vedere con la passione sportiva» e di avere preso atto «dell'assenza di qualsiasi manifestazione dissociativa di altri sostenitori ovvero di interventi dissuasivi da parte della Società». Il presidente federale Giancarlo Abete ha espresso dal canto suo ì«erma condanna e vivo rammarico per l'episodio. Il calcio italiano però non è la feccia del mondo. Condivido le parole di Cobolli Gigli: nessun comportamento in campo legittima episodi di razzismo. Nel prossimo Consiglio federale potrà essere affrontato l'argomento relativo al quadro normativo legato ai fenomeni di razzismo negli stadi: in questo momento esiste la possibilità che un funzionario delle forze dell'ordine faccia sospendere la partita per la rimozione di striscioni dal contenuto razzista, ma non ci sono riferimenti ai cori. Si potrebbe pensare di collegare in qualche modo i due aspetti regolamentari».

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