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Rossi e Marino fanno sorridere Spalletti

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FermoDoni, che in largo anticipo avrebbe avuto diritto alla sosta ai box, si è visto Artur: dignitoso, tutto sommato, ma forse consigliato dal connazionale a non lasciare mai la linea di porta per presidiare l'area piccola, che sarebbe territorio dei portieri. Perrotta è sotto tono, Taddei si è fatto male nel riscaldamento (e te pareva!), la Roma avverte troppo la latitanza dei suoi interpreti fondamentali dell'inserimento garantito dai tocchi di Totti, anche ieri geniali. Alle spalle, oltre alla Lazio non perdono battute un Cagliari capace di far dimenticare assenze pesanti avvilendo il Napoli e un Palermo che ha fatto strame del Bologna. Da applausi il Chievo che, espugnando Siena, si sta riproponendo nell'anno solare ai livelli che ne avevano fatto un oggetto di simpatia per l'Italia del calcio. In coda, tornano in corsa quattro concorrenti per un solo posto garante di salvezza, dopo che la Reggina è rientrata in gruppo con il prezioso raid corsaro di Bergamo. Non propizio per il Bologna il terzo cambio di timoniere, se ne torna a casa con quattro gol sul groppone, un Palermo senza Simplicio, Bresciano e Miccoli basta e avanza. La giornata, l'ha conclusa sotto i riflettori un velenoso testa-coda, il Torino lontano da glorie dimenticate di fronte al Milan lanciato verso il secondo posto. Anche Carletto Ancelotti, più saldo in panchina, va a meno dieci da Mourinho, Pippo Inzaghi non tramonta mai. Gianfranco Giubilo

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