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Doni 4 «Ma 'ndo annamo co n'portiere così».

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Peril brasiliano un solo guizzo nella risposta d'istinto sulla botta di Pandev nella ripresa. Il resto è da dimenticare: incolpevole sul vantaggio laziale, si piazza male sul gran gol di Zarate. Nella ripresa ancora diversi black-out per un pomeriggio da dimenticare. Motta 5 Parte bene dimostrando di aver ormai guadagnato appieno il ruolo di titolare. Cala nella ripresa e non riesce nel complesso a portar via il voto positivo. Mexes 4 Partecipa alla dormita collettiva della difesa giallorossa in azione del vantaggio laziale, in occasione del quale protesta per il calcio d'angolo dato erroneamente agli avversari. Poi è bravo a reagire accorciando le distanze, ma nel finale perde di nuovo la bussola e si fa espellere lasciando la Roma in nove. Panucci 5 Come il compagno francese con l'aggravante dovuta al doppio giallo per protesta che spacca di fatto la gara a metà. La Roma in dieci con più di mezz'ora di gioco davanti, non riesce a riprendere in mano la gara. Riise 6 Non da la solita spinta dalla sua parte, anche perché lì davanti c'è un Baptista che, almeno nella prima parte di gara, fa tutto quel che vuole. In fase di copertura non sbaglia granché, anche se soffre quando la Lazio parte in verticale. De Rossi 6.5 Padrone assoluto del centrocampo domina in quella zona costringendo la Lazio a passare per vie esterne. Tiene botta anche quando la Roma va sotto pesantemente e segna nella ripresa il gol del 3-2 che avrebbe potuto riaprire i giochi: ma non sarà così. Pizarro 6 Una buona gara, è forse quello che sente meno la pressione della stracittadina. Gioca palla al piede spaccando più volte a metà la difesa biancoceleste. Ci prova, inutilmente, da fuori. Brighi 5 Spalletti lo mette esterno e lui fatica da morire. Non è quello che aveva guadagnato la stima giallorossa e la convocazione in azzurro. va in bambola con il resto della squadra, correndo spesso a vuoto. Baptista 6 Gioca un primo tempo perfetto, pur spostato sulla sinistra. Da quella parte Lichsteiner le prende di santa ragione per quarantacinque minuti. Poi il brasiliano si spegne lentamente nella ripresa. Perrotta 5 Doveva essere il grande escluso della vigilia e invece Spalletti gli da fiducia mandandolo in campo dall'inizio. Gioca a corrente alternata e non ha mai quel cambio di passo che l'ha contraddistinto in passato. Totti 5 Un paio di palloni dei suoi in avvio di gara, poi un buon lavoro a disposizione della squadra. Ma nel complesso lontano anni luce da quello migliore: avrebbe dovuto prender per mano la sua Roma, ma non l'ha fatto. Menez 5.5 Quando va dentro ormai la gara è già compromessa. Un paio di accelerazioni delle sue, ma mai la sensazione che possa dare una svolta alla gara. Spalletti 4 Il tecnico giallorosso conferma tutta la sua insofferenza. Alla vigilia «costringe» i cronisti a un minuto di silenzio a Trigoria per le vittime del terremoto. poi il giorno della partita si accapiglia nel tunnel con Tare. Fa scelte di formazione insolite e non riesce ancora a trasmettere la mentalità giusta alla sua Roma. Nel dopo-gara se la prende di nuovo con i giornalisti... ma questa non è una notizia. Sarebbe la stampa la causa del nervosismo all'interno dello spogliatoio giallorosso. Possibile?

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