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Derby, una Roma al 100%

Riise

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{{IMG_SX}} Quando domenica è entrato in campo contro il Bologna al posto di Perrotta, la Curva Sud gli ha riservato un vero e proprio boato. È con questa spinta e con la consapevolezza di essere diventato uno dei beniamini dei tifosi giallorossi che John Arne Riise si appresta a vivere il suo primo derby da protagonista. All'andata, dopo i primi, difficili mesi di ambientamento, per lui fu solo panchina. Sabato pomeriggio invece la fascia sinistra dovrebbe essere tutta sua. Riise ha ben chiaro cosa significhi a Roma la parola derby. «È una partita molto importante – ha spiegato il norvegese – e sarà vissuto in maniera particolare. Se faremo del nostro meglio sicuramente riusciremo ad ottenere un buon risultato. Ci serve per il quarto posto e avrà un'importanza ancora maggiore per il significato che il derby ha per i tifosi e per la città. Noi daremo il 100%». Anche perché una sconfitta potrebbe pregiudicare la corsa Champions. Ma la parola sconfitta Riise non vuole neanche sentirla nominare. «Non penso mai alla possibilità di perdere. Si gioca sempre per vincere». Anche se il norvegese non nasconde le difficoltà del derby. «Non sarà sicuramente una partita facile, ma dobbiamo tenere come obiettivo quello del quarto posto, anche perché Genoa e Fiorentina stanno facendo molto bene. Questo è l'obiettivo principale». Alle spalle della Roma e di Riise il sostegno del pubblico romanista. Come sempre. Un pubblico che ha dimostrato di aver dimenticato anche i primi mesi romani di Riise. Mesi non facili. «Da quando sono arrivato a Roma – ha raccontato il terzino – i tifosi si sono dimostrati sempre più disponibili nei miei confronti. Ho avvertito molto il loro calore. Li ho sentiti molto vicini soprattutto dopo la partita con l'Arsenal. L'anno prossimo speriamo di vincere qualcosa proprio per loro». Un'eliminazione, quella dalla Champions, che ancora brucia. «Uscire ai rigori è la maniera peggiore per essere eliminati. Chi vincerà la Champions? Il Barcellona». Il bilancio della prima stagione di Riise è comunque di segno positivo. «Sono stato molto felice nel momento in cui ho firmato il contratto con la Roma. Ci sono voluti almeno tre o quattro mesi per adattarmi dal punto di vista della lingua, del rapporto con i compagni e con l'allenatore. Quindi ci sono delle cose da migliorare, ma tutto sommato la sensazione è positiva». Una stagione che secondo il terzino di Spalletti è stata messa in salita «dal gran numero di infortuni che ci sono stati perchè aver avuto sei, sette, otto giocatori infortunati ha inciso moltissimo sull'andamento della squadra, anche se due mesi dopo l'inizio siamo migliorati e abbiamo cominciato a vincere». Il derby arriva al termine di una settimana drammatica per le popolazioni abruzzesi e per tutta l'Italia, tanto che, come dice Riise, «parlare di pallone in questo momento è abbastanza difficile». Il norvegese ci tiene a sottolinearlo e manifesta la sua vicinanza alle vittime del terremoto. «Il mio pensiero in questo momento va a loro e a tutte le persone che stanno soffrendo per questo motivo. Speriamo che la prossima partita verrà giocata anche per loro».

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