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Tutti dietro ad Hamilton, anche se le previsioni della vigilia danno il giovane campione del mondo inglese e la sua monoposto una spanna dietro alla concorrenza

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Macome sempre, i conti e le proiezioni si faranno dopo il primo semaforo verde in programma domenica mattina a Melbourne. E proprio dal circuito australiano all'alba di domani inizieranno i test validi per la prima gara di una stagione che mai come ora si prospetta incerta e combattuta. Alla vigilia c'è un po' di tutto quel marasma che bolle nell'affascinante pentolone agitato da Bernie Ecclestone & Co., che hanno usato nuovo regolamento, braccio di ferro Fia-Fota e crisi economica ormai evidente, per mescolare assieme gli ingredienti dell'ennesima stagione all'insegna dello show. E cercare di metter fine a quella formula poco stuzzicante che aveva fatto sbadigliare molti appassionati negli anni passati. Il problema è che nonostante un regolamento nuovo e il ritorno delle gomme slick, la stagione che parte domani rischia di esser disputata più nelle aule dei tribunali e nei box che non in pista. E il dietrofront sulla nuova distribuzione dei punti della Fia ha fatto presagire come anche stavolta può davvero succedere di tutto. Come l'estenuante trattativa sul Patto della Concordia tra team, Max Mosley e Bernie Ecclestone, che la dice lunga su come il lato sportivo e l'interesse del pubblico sembrano messi sempre più in secondo piano rispetto alle logice di economia e potere. Già, ma regolamenti nuovi a parte (per il nuovo criterio di assegnazione dei punti bisognerà aspettare il prossimo anno), il caos al momento è su quanto già in vigore da questa stagione. Perché, come sempre, ognuno ha interpretato le regole a modo suo: una su tutte la storia dei diffusori sulle monoposto. Brawn Gp, Toyota e Williams avrebbero sfruttato degli spiragli offerti dalle nuove regole a differenza di quanto fatto dalla concorrenza e quindi partirebbero in vantaggio. Oggi la verità dopo i controlli della Fia: molto probabile una pioggia di ricorsi sull'utilizzo di questi dispositivi che potrebbe mettere il mondiale subito su un binario sbagliato fatto di «spie», dubbi e le solite pressioni «politiche» a colpi di ricorsi. Ma la bagarre vera il pubblico spera di poterla vedere in pista, perché proprio grazie a queste nuove regole dovrebbe arrivare un livellamento per certi versi insperato: si vedrà. Intanto, dal punto di vista della lotta per il titolo, al termine dei test invernali e alla luce delle nuove regole che hanno portato alla creazione di monoposto inedite nel design, c'è grande curiosità per vedere se le prime della classe (McLaren e Ferrari) continueranno a spadroneggiare o se ci saranno degli equilibri diversi. Se la nuova Ferrari F60 è apparsa in buona forma, la McLaren MP4-24 sembra non essersi ancora adattata alle novità lanciate dalla Fia per quest'anno. I tempi imbarazzanti dei test e il silenzio del campione del mondo, Lewis Hamilton, insieme alle prime ammissioni da Woking che qualche cosa non va, lasciano spazio ai sogni degli altri team di inserirsi tra le due Big. E oltre alle solite outsider Bmw e Renault dei vari Kubica e Alonso, si è fatta notare la ex Honda targata Ross Brawn che nelle ultime prove di stagione ha annichilito la concorrenza. Paradossalmente la lotta potrebbe essere ancora all'interno del box Ferrari. Perché se il brasiliano Massa cercherà «solo» di ripetere la grande stagione 2008, per Kimi Raikkonen il discorso è ben divero. Dopo il titolo del 2007, e una scorsa stagione da dimenticare, l'ex campione del mondo è chiamato al riscatto: ora o mai più!

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