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Un altro campionato anonimo

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Dov'èfinita la squadra in grado di lottare alla pari con tutti? Oggi pomeriggio, dopo i risultati domenicali, rischia di sprofondare nel lato destro della classifica esattamente nella stessa posizione della passata stagione. Le certezze di Lotito si sono sgretolate di fronte alla tragica realtà di una squadra modesta capace di galleggiare nel Limbo ma nulla più. Il fuorviante avvio di campionato ha illuso tutti, forse anche il presidente Lotito, di essere finalmente riuscito a costruire una buona formazione. E, invece, la Lazio si ritrova in organico tante mezze figure. Giocatori, la maggior parte, senza personalità, come dimostrato anche ieri pomeriggio a Catania. La dodicesima sconfitta certifica l'inadeguatezza dei proclami estivi e ora non resta che aggrapparsi all'impresa in Coppa Italia che al momento sembra davvero improbabile. Ma non è solo colpa di società e giocatori perché Rossi è ormai in confusione. Il suo ciclo è finito, questo è certo. Troppi errori anche a Catania, come quello di riproporre Manfredini senza tenere in considerazione Mauri oppure la discutibile gestione degli attaccanti: alla fine Zarate è intristito, Pandev spremuto, Rocchi spuntato. E poi l'ennesimo primo tempo regalato agli avversari evidenzia il grande difetto di Rossi che non riesce più a motivare i suoi giocatori. E i tre giorni di vacanza concessi a tutti suonano come una resa anticipata. Tant'è, le nove gare che mancano rischiano di trasformarsi in un calvario senza fine. Tra queste c'è un derby da onorare e, in più, la semifinale di Coppa Italia: già, la «vita» in una partita perché altrimenti sarà un'altra stagione anonima. E ora cominciano ad essere davvero troppe..

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