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Inter, resta il tabù europeo

Manchester United vs Inter

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Dario Nicolini Niente da fare, neanche stavolta. Per la quarantaquattresima volta consecutiva la Champions per l'Inter rimane una chimera. Certo che almeno quest'anno, contro i campioni d'Europa e del mondo, l'Inter se l'è giocata. Col carattere che non si era visto negli anni passati come nel facile girone che ha ciccato, auto-affossandosi nel sorteggio. Senza la fortuna che tante volte nel campionato le sorride sfacciatamente. E dire che i motivi per buttarsi giù subito ci sarebbero anche stati. Perché i nerazzurri sono andati sotto nella prima occasione dell'incontro, dopo neanche quattro minuti Vidic di testa la mette nell'angolo dove Julio Cesar non può arrivare.  Ci vuole un quarto d'ora per riprendersi, poi è solo Inter. Nonostante gli uomini di Ferguson attacchino sempre almeno coi magnifici quattro, e si difendano compatti, con tutti gli uomini dietro la linea della palla. Per l'Inter c'è Maicon a destra che spinge tanto, ma in mezzo c'è sempre e solo Ibrahimovic, e allora si deve provare dai calci da fermo. Che potrebbero anche essere la soluzione, se solo al 29' Ibra, lasciato per una volta libero da Rio Ferdinand, non schiacciasse troppo di testa un gran cross di Maicon: palla sulla traversa e prima occasionissima sprecata. Ce ne sono altre tre, nel finale del primo tempo. Al 36' Ibra fa l'ennesima sponda, stavolta per Stankovic che prova dai trenta metri e Van der Sar la tocca di pochissimo, giusto per toglierla dall'angolo. Poi Ibra per Stankovic, che non riesce a tenerla bassa davanti a Van der Sar. E quando la palla d'oro tocca a lui, al 40', su grande assist di Balotelli, il suo destro finisce fuori di un soffio. Tutti peccati mortali, perché il Manchester non perdona. Mai. Il rischio 2-0 era già stato sventato da Julio Cesar e uno dei suoi soliti miracoli su O'Shea, liberato magistralmente da Rooeny. Nella ripresa ci pensa la testa di Cristiano Ronaldo, sempre al quarto minuto, su cross di Rooney, ad anticipare tutti e colpire. Una mazzata per l'Inter e le sue speranze, nonostante nella ripresa Mou torni al rombo con Muntari a sinistra e Stankovic dietro a Ibra e superMario, e soprattutto l'Inter avesse mantenuto l'atteggiamento giusto. Il palo clamoroso colto da Adriano, appena entrato, in semirovesciata splendida su gran corss di Cambiasso è un po' l'emblema della partita dell'Inter in attacco. E anche quello dell'eliminazione 2009: più ingiusta delle altre ma comunque meritata. Lo United è più forte, l'Europa nerazzurra finisce ancora a marzo.

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