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Il ko della Juve cattivo presagio per i giallorossi

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DaTorino la conferma, monito per la Roma, di quanto sia ingrato lo 0-1 in trasferta. Gran gol di Iaquinta, mezz'ora a senso unico, poi quando il Chelsea ha deciso di giocare ha trovato il pari prima del riposo, difficile a quel punto per la Juve segnare altre due reti. E già si era discusso su un salvataggio di Buffon, è parso che il pallone fosse oltre la linea di porta. Grande cuore in inferiorità numerica, il rigore di Del Piero per una vittoria che non sarebbe servita a nulla, Drogba nega anche quella. Nell'altra possibile finale anticipata, dominio del Liverpool, ma ci sono voluti due abbagli arbitrali per tradurlo in cifra utile, un gol viziato da fallo su Pepe, un rigore fasullo, comunque un grandissimo Torres e un maestoso Gerrard, doppietta per il capitano. Real schiantato, non si schioda la maledizione degli ottavi. Nel quartier generale della Roma si naviga al buio, le sole certezze, delle quali volentieri si sarebbe fatto a meno, riguardano l'impegno di campionato in casa della Samp, da affrontare senza gli squalificati Mexes e De Rossi, quest'ultimo fermo per due turni, salvo improbabili sconti. Ma intanto c'è questa gatta da pelare: ringhiosa e dagli unghielli affilati come l'Arsenal, non certo uno di quei micini sdentati nei quali la stampa inglesi identifica i nostri alfieri. Si è rivisto Totti, non dimentichiamo che c'è sempre l'incognita del riscaldamento, già una volta fatale, forse il problema minore è la febbre di Mexes, lui dovrebbe esserci, la speranza è che l'influenza abbia avuto effetti benefici su un sistema nervoso di questi tempi poco affidabile. Qualsiasi tentativo di azzardare un'ipotesi di formazione diverrebbe utopia pura, i giocatori sani saranno quattro o cinque, dunque in campo vedremo quelli in grado di reggersi in piedi, perché anche i reduci da infortuni, nessuno dei quali totalmente smaltito, si sono allenati poco e male. Punti interrogativi a non finire, prospettive che non possono illudere il popolo romanista, comunque assiduo nel presidiare l'Olimpico. Battere l'Arsenal sarebbe impresa storica, date le premesse, i «gunners» recuperano Eduardo e Walcott, forse inizialmente in panchina, non li turba più di tanto la disavventura del loro aereo, con arrivo a Roma in tarda serata.

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