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Febbre a novanta

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{{IMG_SX}}Ci mancava solo l'influenza. Il virus che sta costringendo a letto migliaia di persone in Italia non poteva certo mancare l'appuntamento con Trigoria. Martedì si è presentato puntuale da Menez, ieri ha puntato dritto Baptista. È probabile che il contagio non si fermi qui: un rischio incalcolabile che a Trigoria hanno messo in conto. Febbre alta, forte mal di gola e spossatezza i sintomi dell'influenza che sta mettendo in ginocchio la Roma. Più acuta la forma che ha contagiato Menez rispetto a Baptista. Ieri il brasiliano si è presentato a Trigoria ma è stato rispedito a casa dai dottori. La presenza di entrambi domani pomeriggio contro l'Udinese è in dubbio. La maledizione colpisce con una precisione scientifica. L'attacco giallorosso, infatti, era già a pezzi di per sé. Totti ha alzato bandiera bianca per via del dolore al ginocchio e sta lavorando con l'obiettivo di esserci mercoledì prossimo contro l'Arsenal. Recupero possibile ma non scontato. Non sta molto meglio Vucinic, ancora bloccato da una fastidiosa lombalgia che non gli ha permesso di allenarsi nemmeno ieri. Gli accertamenti di mercoledì hanno escluso patologie serie ma c'è apprensione per le sue condizioni. Il montenegrino ha dovuto anche evitare un viaggio a Milano per un'intervista e oggi spera di svegliarsi con meno dolore («Ho fiducia nei medici» ha detto ieri). Altrimenti con l'Udinese non ci sarà. E metterà nei guai Spalletti. L'unico «superstite» in attacco è Montella. L'aeroplanino scalda i motori: potrebbe toccare proprio a lui nella sfida con i bianconeri. L'emergenza continua e preoccupa il tecnico soprattutto in vista della sfida «vitale» contro l'Arsenal. Gli inglesi non se la passano meglio ma affronteranno comunque una Roma incerottata e con il prezioso gol segnato all'andata da difendere. Spalletti, che domani andrà in tribuna vista la squalifica, si può consolare con le notizie arrivate ieri da Udine: anche Quagliarella è a letto con la febbre e diserterà la partita dell'Olimpico insieme al difensore Lukovic. Non solo. Nella giornata fredda e piovosa di Trigoria c'è stata anche qualche novità positiva. Aquilani si è allenato insieme ai compagni per la prima volta dall'infortunio alla caviglia. Partitella compresa. Il suo recupero consentirebbe a Spalletti di concedere un turno di riposo all'affaticato Brighi e di disegnare il 4-2-3-1 per l'Arsenal quando mancherà De Rossi. Anche Juan e Cicinho vanno considerati come recuperati ma il primo con l'Udinese potrebbe andare in panchina. Cicinho e Motta si alterneranno tra domani e mercoledì, staffetta possibile anche a sinistra tra Riise e Tonetto, ristabilito pure lui.

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