Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La striscia di lippi si interrompe

default_image

  • a
  • a
  • a

Ma non c'è stata storia, da salvare il solo Zambrotta, patetico che i vertici del Coni e della Federcalcio non trovino di meglio che avvilire la direzione di Webb per un gol annullato, esaltando i nostri arbitri, che non stanno facendo una splendida figura. Due romanisti in campo, De Rossi e Juan, gli altri sulle due panchine. Lampi iniziali per gli Azzurri, era buono il gol annullato a Grosso, poi imbarazzante superiorità brasiliana, De Rossi stranamente tolto dal suo ruolo di play basso, ma almeno ci ha provato un paio di volte, impalpabile Montolivo, Pirlo qualcosa di buono, ma secondo gol regalato al Brasile, tridente non pervenuto. E peggio, in relazione alle attitudini, difesa centrale colabrodo: già prima dei centri di Elano, comodo, e Robinho, dribbling con labile opposizione, Buffon era stato messo in crisi dalle amnesie di Cannavaro e soprattutto di Legrottaglie. Primo tempo da incubo, inevitabile il ricorso a un largo rimpasto, sugli spalti soltanto l'ola gialloverde, una passeggiata per i sudamericani in gita a Londra. Tra il pomeriggio e stasera, autentica valanga di collaudi, molti insignificanti, almeno due di straordinario livello, ancora protagonista il nostro campionato. A Marsiglia, dove la Francia di Domenech aspetta Diego Maradona e la sua Argentina, gli interisti ma anche il romanista Mexes. A Siviglia, invece, è il provvisorio milanista David Beckham a ritagliarsi un ruolo da protagonista: di fronte alla Spagna campione d'Europa festeggerà il suo «cap» numero 108, raggiungendo così un'autentica leggenda come Bobby Moore. Anche se va sottolineato che il capitano inglese del Mondiale '66 non si giovava delle sostituzioni, con relativi spezzoni a garantire gettoni di presenza.

Dai blog