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Michele Camaioni Operazione ...

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Dieci gli indisponibili per Ranieri, ma tra i pali si rivede dopo oltre tre mesi un certo Buffon. Reduce da due sconfitte, Prandelli recupera Frey ma non Mutu, perdendo in extremis Vargas (al suo posto Pasqual) e schierando Zauri per lo squalificato Comotto. Juve col 4-4-2 tradizionale, Fiorentina con Santana e Jovetic in appoggio a Gilardino, che all'andata aveva fatto 1-1 in zona Cesarini. Nonostante il freddo, la partita si scalda subito con i primi, timidi tentativi di Jovetic e Marchionni. All'8' proprio Marchionni serve Del Piero, che tenta il tocco sotto sfiorando il gol da antologia. Sull'altro versante al 10' Santana infila per Jovetic, che sterza su Mellberg e finisce giù in area, ma Saccani non ravvisa il contatto. E come accaduto a San Siro, dopo il penalty negato la Fiorentina si ritrova sotto. Da manuale l'azione del vantaggio, rifinita da Del Piero che al 21' fa filtrare la sfera di esterno oltre la linea viola, permettendo a Marchisio di infilare Frey con un preciso destro a incrociare. Immediata la reazione: al 25' è bravo Buffon su Gilardino, poi al 33' l'arbitro grazia di nuovo la Juve: traversone di Pasqual, Santana incorna sulla traversa, la sfera giunge a Montolivo che ci prova, Buffon non trattiene e Gila insacca, ma l'arbitro annulla per fuorigioco inesistente. Nella ripresa c'è Kuzmanovic per Gobbi. La Fiorentina fatica a creare, ma al 26' solo i riflessi di Buffon negano a Gilardino il pareggio sul cross basso di Pasqual. Prandelli getta allora nella mischia anche Bonazzoli, Ranieri risponde richiamando un irritato Del Piero per Giovinco, che sfiora subito il raddoppio. La partita resta vibrante fino all'ultimo sospiro, ma il punteggio non cambia e la Juve vola lassù. Ma alla maniera della Vecchia Signora. Con grinta, classe e qualche aiutino di troppo. A fine partita espolde la rabbia di Andrea Della Valle. «Sono indignato - dice il presidente viola a Sky - ci devono spiegare perché la Fiorentina sta subendo tutti questi torti: la città merita una spiegazione e io la pretendo da Collina. Anche dei bambini avrebbero visto in campo quello che Saccani e i suoi collaboratori non hanno visto. Non ce la facciamo più».

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