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Marco Grassi Ti stavi faticosamente ...

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Stanca (anzi, «satura») mentalmente e dolorante alla spalla, la bella nuotatrice francese getta la spugna e dà appuntamento a tutti per il 2010. E senza di lei che ne sarà della rivalità con la Francia ai Mondiali di Roma (dal 18 luglio al 2 agosto)? A chi si rivolgeranno le gufistiche attenzioni del tifoso italiano? Magari ad Alain Bernard, l'unico nuotatore al mondo il cui mastodontico collo è protetto da WWF e Greenpeace? Ovviamente no, visto che Bernard ci metterà pure l'agonismo, ma il proverbio, lo sanno tutti, non dice certo «tira più l'agonismo che un carro di buoi»; siamo pur sempre figli di Boccaccio e di Lino Banfi, del Decameron e de «La moglie in bianco, l'amante al pepe», e senza Laure il nuoto perde un personaggio che ci riconciliava con le piscine ma soprattutto con gli spogliatoi delle medesime, viste le foto circolate su internet in cui la Manaudou era ripresa sotto la doccia (che come tutti sanno, non si fa certo vestiti). Lei, la donna dei colpi di testa, della trasgressione, dei costumi da bagno trasparenti, dell'oro di Atene 2004 e dei tre titoli mondiali, non sarà quest'anno a bordo vasca a guardarsi in cagnesco con Federica Pellegrini, rivale in gara ma soprattutto in amore, visto che è la fidanzata di Luca Marin, ex proprio di Laure: del triangolo si sa tutto, lei lascia lui per un altro nuotatore, lui si consola con un'altra nuotatrice (dopo notevoli scenate di gelosia in pubblico), che poi è proprio la Pellegrini. La quale esprime solidarietà alla collega: «Mi spiace che si possa passare dal successo al disagio, le sono umanamente vicina». Il «tiè» dev'essersi disperso nella trascrizione...

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