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Cipolla e Pennetta, l'Italia va

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Nei primi due anni dell'era open (1969-70) erano australiani i primi quattro giocatori del mondo. Si chiamavano Rod Laver, Ken Rosewall, John Newcombe e Tony Roche. Pur essendo rimasti fuori dalla porta dei grandi tornei per molti anni (Rosewall per 11 stagioni, Laver per cinque) hanno messo insieme ben 27 titoli del Grande Slam. Non erano messi male nemmeno nel settore femminile se ricordiano che Margaret Smith ed Evonne Goolagong di titoli ne avevano collezionati 33. Ebbene questo impero tennistico è in rovina. La passione è ancora viva come dimostrano le presenze a Flinders Park ma le classifiche sono impietose. Il primo giocatore australiano, Lleyton Hewitt è appena numero 70 , il secondo Chris Guccione (di evidente origine italiana) è numero 137, la prima tennista australiana, anche lei italiana, Casey Dellacqua, già eliminata al primo turno, è numero 57. Riflettevo ieri sulle dimensioni di questa crisi mentre assistevo alla sconfitta di Hewitt, battuto in cinque set dal cileno Fernando Gonzalez. Intanto per la seconda volta in un torneo dello Slam il ruolo di migliore protagonista italiano spetta al romano Flavio Cipolla che l'anno scorso all'Open degli Stati Uniti , dopo essere passato dalle qualificazioni, è giunto al terzo turno battuto solo al quinto set dallo svizzero Wawrinka. Anche questa volta ha dovuto faticare per entrare in tabellone ma ieri ha battuto in quattro set il russo Dmitry Tursunov, testa di serie numero 29. Cipolla ha giocato con grande intelligenza (la sua arma migliore), ha contenuto l'aggressività e la potenza del suo avversario e dopo aver perduto il primo set ha vinto facilmente il secondo, ha rimontato da 3 a 5 nel terzo conquistandolo al tie-break e ancora nel quarto ha evitato di allungare la partita senza nemmeno avere bisogno di un altro tie-break. Flavia Pennetta ha vinto in tre set il derby con Mara Santangelo e un altro mezzo derby lo ha vinto Fabio Fognini che ha battuto il russo Golubev, che vive a Bra da cinque anni, che impreca in italiano e gioca insieme a Fognini il campionato a squadre. Ha deluso Francesca Schiavone, che in più di una occasione è stata la migliore italiana nei tornei dello Slam ma che da qualche mese ha perso condizione e fiducia. Ieri ha perduto dalla cinese Peng, classificata otto posti dietro di lei. Niente da fare per Robertina Vinci contro la spagnola Suarez Navarro, che l'anno scorso al Roland Garros aveva bloccato la Pennetta sulle porte dei quarti di finale. Intanto Nadal lancia subito un messaggio forte concedendo solo 4 game al belga Christophe Rochus.

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