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Finalmente la classifica si accorcia

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Era accaduto di fronte al Cagliari all'Olimpico (quello vero, non il salottino piemontese), è accaduto ancora ieri, il premio ormai insperato e soprattutto non meritato, a confortare la classifica. Forse la più deprimente prestazione della Roma del nuovo corso, dopo la faticosa uscita dall'incubo dell'avvio di stagione. Dunque inchini e qualche «ex voto» per La Bestia, un nomignolo che un vecchio socio del WWF come me non può certo ritenere offensivo. Per inciso, quel quarto posto ha un nuovo titolare, il bel Genoa di Gasperini, Lecce espugnata con grande autorità, al di là del geniale tacco di Jankovic, volto a ritrovare i numeri che l'avevano proposto all'attenzione nella Under serba. Posizione raggiunta grazie alla nuova caduta del Napoli, in versione esterna deficitaria anche a Verona, prova modesta al di là delle valutazioni fantasiose del suscettibile Farina, rosso per Hamsik che salterà lo scontro con la Roma, soprattutto un rigore inesistente. Sale ancora il Cagliari dopo la terribile partenza a handicap, seconda vittoria della gestione Mihajlovic, ancora senza macchia, per il Bologna corsaro a Catania. Non conosce frenate, invece, la discesa all'inferno dell'Udinese, caduta al Sant'Elia, e della Sampdoria irrisa a Marassi da un Palermo in ascesa, l'arrivo di Pazzini non ha propiziato svolte. Gianfranco Giubilo

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