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Malagò: altro che calo, nel 2008 vendite record

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È chiaro, a livello di entrate quelle del primo semestre sono state superiori rispetto al secondo, ma l'annata è in linea con quella della fabbrica, che vede un grande successo di vendite. Quest'anno c'è stata la straordinaria intuizione del modello "California", che all'inizio era giudicato da tutti una copia di altri modelli ed invece ha avuto un boom incredibile. Ci sono liste di attesa di due anni per averla. E va registrata una grande tenuta del "599" e della "versione scuderia", per gli appassionati che la domenica vanno in pista a guidare». Il perché di questi risultati? È presto detto e va ritrovato nella politica aziendale del Cavallino rampante: «La Ferrari è la dimostrazione che l'eccellenza sfugge alle logiche del mercato. Vengono prodotte 6.000 macchine l'anno in tutto il mondo ed è proprio questo che rende forte la fabbrica, perché se si fossero prodotte 12000 vetture negli anni passati la domanda sarebbe scemata. Il target è coerente con le richieste, le aspettative danno potenza al mercato». La crisi nell'economia, però, c'è ed ha colpito pesantemente anche il grande Circus della F1. «Io non capisco perché c'è qualcuno che si stupisce di tutto questo. È normale che anche nell'automobilismo si debbano fare dei tagli drastici, così come accade negli altri sport, dove può capitare che ci si ritrovi costretti a chiudere l'attività. Perché non può accadere nella F1?». Giusto, non a caso i regolamenti hanno rivoluzionato il modo di concepire una monoposto, che da quest'anno sarà più spoglia e con meno fronzoli. Cosa che comunque non dispiace affatto a Malagò: «Quando si esagera nei tecnicismi si rischia di allontanare lo sport dalla gente e renderlo un prodotto per soli appassionati. Le persone devono capirlo, comprenderlo. Come seguo la F1? Non con passione, ma da spettatore». Da uomo Ferrari, che da più di 50 anni porta con sé il nome del mito di Maranello non può che avere una sua perla: «In genere vado con vetture aziendali, ma in garage ho una "2+2": sono alto e grosso e l'abitabilità di questa macchina è incredibile. Così ho la possibilità di portare con me le mie due figlie. E poi vado controcorrente: mi piacciono le vetture blu notte, con interni in cuoio, sono le più eleganti».

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