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Dario Nicolini MILANO La vigilia ...

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Mourinho lo sa, lo vede e provvede non convocandolo neanche per la sfida di stasera in Coppa Italia contro il Genoa. Di più, minacciando di tenerlo fuori almeno fino al 2 febbraio, data in cui termina il mercato, perché «Dall'ultima convocazione fatta giovedì fino a oggi niente è cambiato: il suo modo di lavorare è lo stesso, la sua gioia, gli stessi atteggiamenti». Quelli che Mou non sopporta più, soprattutto da parte di un 18enne. Lusingato da offerte nazionali (Bologna su tutti), e non (Tottenham e West Ham). Per chiarire il tutto, una volta ancora, deve intervenire il presidente Moratti, con un colloquio di più di un'ora in serata. «Lui e la sua famiglia mi hanno ribadito l'intenzione di voler andare in prestito per giocare, nell'interesse del ragazzo - ha spiegato Moratti - Ma anche noi lavoriamo nell'interesse di Balotelli, e lui è un giocatore importante per la squadra e per Mourinho. L'incontro è stato sereno, e ho convinto Balotelli a fare di tutto per farsi scegliere dal suo allenatore. L'Inter non ha alcun interesse a cederlo in prestito. Alla fine ha capito la situazione, che deve rimanere e la famiglia agirà per fare il suo bene». SuperMario rimane nerazzurro, quindi. Vince la linea Moratti-Mourinho. Intanto però Mario si riaccomoda in tribuna stasera, perché in attacco contro il Genoa privo di Milito, per decidere chi troverà la Roma ai quarti, giocheranno Crespo e Adriano, che però potrebbe non essere titolare dall'inizio e in ogni caso non ha nelle gambe, lo spiega proprio lo stesso Mourinho, i novanta minuti. Questa, considerata l'assenza di Cruz per squalifica, potrebbe diventare un'occasione per la coppia Quaresma-Mancini di tornare in auge. Così come lo è per Crespo, dopo la giocata decisiva di sabato contro il Cagliari. E soprattutto per Adriano, che forse adesso, anche per quanto riguarda i titoli extracalcistici, ha trovato una consistente concorrenza interna.

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