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Faccini continua a «dribblare» i riflettori

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Sì, ma poi? Cosa è successo dopo? Inizia da qui il nostro viaggio alla riscoperta di alcuni dei protagonisti del passato del calcio romano, quelli che almeno una volta hanno fatto vibrare gli animi dei tifosi, e che poi, riposti gli scarpini, sono tornati ad una quotidianità meno investigata. Tra questi, Paolo Alberto Faccini. Compiuta tutta la trafila nel settore giovanile della Roma, a vent'anni, Alberto debutta in serie A e lo fa col piglio dei grandi, togliendosi subito la soddisfazione del primo gol da professionista. Colleziona in totale quattordici presenze con la maglia della Roma, tre delle quali nell'anno del secondo scudetto. È proprio Alberto, a Cagliari, a siglare la prima rete giallorossa nell'anno della trionfale cavalcata tricolore. Poi, la cessione alla Sanbenedettese e una carriera di stampo decisamente più contenuto. Ed oggi? Alberto va a spasso per il mondo per quel suo lavoro da procuratore iniziato a fine anni novanta. Non parla molto dei suoi assistiti, ma è uno che ci sa fare, tanto da infilare il naso nel recente trasferimento di Huntelaar al Real Madrid. Affari con la Roma? Non direttamente, anche se spesso passa ancora per via di Trigoria. Ci sono strade, del resto, che segnano il percorso di una vita.

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