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Sul tetto del mondo

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Di Tora, Terrin, Belotti e Magnini vincono la prima batteria in 1'34"01, undicesimo record del mondo nella storia del nuoto italiano, quinto in vasca corta. C'è da dire che il primato dura solo pochi minuti perché la Russia fa meglio di noi, ci toglie la gloria ma non la soddisfazione. I primi a nuotare per una medaglia sono Colbertaldo e Rosolino, impegnati nei 400 sl contro i temibili Biederman e Glaesner. Max attacca da subito in progressione costante, com'è nel suo stile, mentre Federico sembra patire le fatiche del mattino. Rosolino tiene la testa della gara fino allo strappo finale, e la medaglia d'argento, dietro a Biederman e davanti a Glaesner, è l'ennesimo capolavoro della sua infinita carriera. Dunque la Segat. Sì, perché la nostra Francesca ha in programma ben due finali (prima i 200 misti e poi i 200 farfalla), intervallate solo dalla semifinale dei 100 rana. Il doppio impegno sembra proibitivo ma la Segat è in un momento d'oro, d'oro come il metallo che si mette al collo alla fine di una gara dominata e chiusa in solitudine in 2'07"03, record europeo. La finale più veloce del nuoto, i 50 sl, vede due italiani sui blocchetti, Mattia Nalesso e Marco Orsi. Con Leveaux e Busquet (oro e argento) c'è poco da fare però e i nostri sono talmente giovani che possono accontentarsi del quinto e del sesto posto. La staffetta azzurra, vice primatista mondiale, ha la Russia di fianco e un record scippato sullo stomaco. Apre le danze il più giovane del gruppo, Mirco Di Tora, che è tutto tranne che un cinquantista. Se ne accorgono in pochi però, perché il ragazzo tiene bene sia il russo che il tedesco.Al cambio Terrin, che specialista della distanza lo è davvero, crea il vuoto sin dal primo venticinque. Potente, preciso, concentrato, Alessandro lascia a Belotti 57/100 di vantaggio sul tedesco, primo inseguitore. La frazione delfino non scalfisce il dominio azzurro e, forse per la prima volta, Magnini stacca i piedi dal blocchetto senza l'obbligo di recuperare ma con il dovere di vincere. Pippo non tradisce, l'Italia si prende l'oro e si riprende il record del mondo chiudendo in 1'32"91, davanti a Germania e Russia. La prima giornata di questi Europei ci regala due ori, un argento, due primati del mondo e tanti giovani di talento. Oggi in programma gli 800 sl femminili, ai quali però non prenderà parte Federica Pellegrini.

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