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Seedorf e Ronaldinho ko, Ancelotti punta su Sheva

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E questa è solo l'ultima delle cattive notizie per Ancelotti, costretto a trovare risposte pronte, e punti, per allontanare la parola crisi dalla sua panchina, dopo due sconfitte in quattro giorni. E però, oltre a Dinho, sarà costretto a rinunciare anche a Seedorf, che soffre a sua volta di un problema muscolare, e Inzaghi, che ha l'influenza. Oltre ai soliti Bonera, Nesta, Ambrosini, Pirlo e Borriello. Potendo contare su Gattuso e Pato, comunque non al meglio, come su un Kakà appannato e nervoso. Che in ogni caso, Ancelotti ne è convinto, è sempre meglio avere a disposizione. Al massimo come «al 70%, com'è adesso», spiega il tecnico milanista, e che sia felice o meno della sua posizione in campo. «Conosco perfettamente il pensiero di Kakà, non vedo tutto questo disagio del giocatore. Lui quest'anno - sottolinea Ancelotti - parte da una posizione più arretrata rispetto alla scorsa stagione, ma parlo con lui tutti i giorni, abbiamo avuto un momento di riflessione e non c'è nessun problema». Ma soprattutto in un momento come questo non c'è tempo per lamentarsi, bisogna sacrificarsi. Perché «certe assenze si sono fatte sentire - conclude Ancelotti - ma dobbiamo cercare di riprendere il cammino di 15 giorni fa». Con lo Sheva di coppa Italia in attacco, ed Emerson con Flamini in mezzo al campo. E se come sostiene Ancelotti «Kakà ha ancora le chiavi di questa squadra», non ha migliore occasione di quella di oggi per dimostrarlo.

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