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All'Olimpico arriva l'Inter, padroni di casa a caccia dell'impresa

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Rossi: Lazio credici

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«Certe partite sarebbe meglio giocarle in dodici - afferma il tecnico laziale prima dell'allenamento di rifinitura - l'apporto del pubblico è fondamentale. Affrontiamo la squadra più forte del mondo che aggiunge al grande valore tecnico anche una fisicità non indifferente. Sono forti, ma non imbattibili: hanno già perso contro il Milan e il Panathinaikos, noi cercheremo di fare la nostra partita anche perchè, se li lasciamo giocare non abbiamo scampo». Nella testa dei giocatori biancocelesti resta l'euforia della qualificazione in Coppa Italia, ma nelle gambe ci sono ancora le tossine dei tempi supplementari disputati contro il Milan. «Questo è un elemento che potrebbe fare la differenza - ammette l'allenatore di Rimini - ma non farò stravolgimenti». Il tecnico della Lazio ribadisce la stima nei confronti di Mourinho che stasera incrocerà per la prima volta. «È un allenatore intelligente, sta dando un'anima alla sua squadra. Si è presentato in Italia conoscendo già la lingua: paradossamente è un segno di grande umiltà e rispetto per il paese che lo ospita. Ha detto che il calcio italiano è poco esportabile, ha fatto una constatazione che mi trova d'accordo: non è stata un'accusa al nostro calcio e, anche in questo caso, si è messo in prima fila, non si è tirato indietro». La formazione è legata ai soliti dubbi, Rossi aspetta e valuta la prestazione dei singoli. «Lichtsteiner? Se fosse stato un altro giocatore sarebbe indisponibile, lui potrebbe anche farcela. A San Siro ha dimostrato di essere un elemento duttile, potreste rivederlo a centrocampo. Diakitè è riuscito a prendere il treno, si è fatto trovare pronto. Sono felice di aver ritrovato De Silvestri: a volte, per andare avanti bisogna fare qualche passo indietro...». Chiusura dedicata al solito tormentone: il rinnovo. «Il mio atteggiamento è esattamente il medesimo. Quotidianamente sono alla ricerca del meglio, e questa ricerca non è legata a un contratto. Porto avanti il mio modo di fare calcio: fin quando mi rendo conto di poter sviluppare il mio progetto resto, quando non ci sono più le condizioni oggettive me ne vado». Lazio con lo sponsor sulle maglie: Pes2009, unicamente per questa sera.

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