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Azzurri all'attacco di Bode Miller

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Gli italiani sono accreditati di buoni risultati soprattutto in campo maschile: le ragazze, infatti, non hanno molte chance nelle discipline veloci dopo il ko di Elena Fanchini avvenuto a fine ottobre. In pratica, resta la sorella Nadia e poco altro. In compenso, i maschietti vantano parecchie frecce al proprio arco: Peter Fill ha infatti vinto sabato la prima discesa della sua carriera e fin da oggi, nella supercombinata, cercherà il bis. Insieme a lui, anche Heel e Innerhofer: tre altoatesini che non hanno paura di andare a cento all'ora e sfidare Sua Maestà Bode Miller, detentore della coppa generale che parte favorito anche per l'edizione appena iniziata. I nostri non possono ambire a tanto, almeno per il momento: fare bella figura è però nelle loro corde e possibilità. Del resto, un paio di stagioni fa Fill è rimasto a lungo in lizza per un posto sul podio finale, prima di incappare in una stagione disgraziata sotto tutti i punti di vista: adesso è ripartito con un nuovo ski-man e materiali nuovi di zecca (Atomic) che hanno già dimostrato di viaggiare alla grande. «In estate ho cambiato tutto - spiega - compreso il metodo di allenamento. Meno carichi e più agilità: voglio reggere fino alla fine e fare tutte le specialità». Il weekend lungo che comincia oggi pretende anche che si segua con attenzione e affetto il norvegese Aksel Lund Svindal, vincitore della coppa assoluta due inverni fa ma addirittura vicino alla morte l'anno scorso proprio a Beaver Creek in seguito a una terribile caduta durante le prove: il vichingo è invece già tornato dimostrando la solita classe e un'infinita tempra. Per il successo finale potrebbe esserci anche lui: il che, nazionalismi a parte, rappresenterebbe una vittoria ancor più speciale.

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