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Giada Oricchio NAPOLI Solo i titoli ...

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È il primo a strappare un punto al Napoli nel suo fortino di Fuorigrotta. Come spesso accade quando ci sono i partenopei di mezzo, la partita è da cardiopalma: vittorie, sconfitte e pareggi giunti in extremis, leggi Milan, Atalanta e Cagliari. Troppe distrazioni o ingenuità nei minuti finali stanno costando punti agli azzurri di Reja che festeggia in modo amaro la sua 100ª panchina in serie A e che in settimana ne parlerà con la squadra. Una vittoria evaporata all'ultimo secondo con Contini che non chiude e il figlio d'arte Conti che infila Iezzo gran protagonista di giornata come il suo dirimpettaio Marchetti, non a caso osservato speciale del ct Lippi. Il 3-5-2 del Napoli riserva solo una variante Mannini per Vitale sulla sinistra. Allegri a sorpresa inserisce dal primo minuto Acquafresca in dubbio fino a domenica mattina. Al suo fianco l'attivissimo Jeda, loro suggeritore Cossu che però rimane «nascosto» illuminando poco o nulla il gioco. Il Cagliari sembra disegnare le giuste geometrie, ma tutto salta al 9' quando Hamsik, al posto giusto al momento giusto, spedisce in rete il suo sesto centro stagionale. Mannini sfonda sulla sinistra e serve in area Denis che non controlla, lo slovacco arriva e diventa il nuovo capocannoniere azzurro. I sardi rischiano di sciogliersi come neve al sole stritolati dalla qualità e dalla potenzialità dei due esterni Mannini e Maggio, dall'instancabile Gargano, il Gattuso sudamericano, e da Santacroce in versione sbriglia matasse. Gli ospiti però non demordono, Conti dà tanta qualità, anche se la manovra diventa lenta e prevedibile. Nel secondo tempo dopo due gol divorati da Maggio, implacabile e meritato giunge il pareggio. Iezzo (100 gare con il Napoli) compie due miracoli su Acquafresca e Matheu, ma non può opporsi al capitano Lopez, al suo primo gol stagionale (11' s.t.). La gara si infiamma: il Cagliari si galvanizza, il Napoli si difende e il ritmo entusiasma il pubblico. Per i rossoblù entrano Parola e Lazzari,freschezza e fisicità, per i napoletani Bogliacino e Russotto. Resta in campo il genio Lavezzi che dal limite dell'area sfodera una punizione degna di un Mondiale da giocare sotto l'egida del suo ct Maradona. È il 39', il Napoli sente suoi i tre punti e segna di nuovo con Russotto, gol annullato per fuorigioco di Lavezzi, poi si fa sorprendere dall'ultimo arrembaggio degli avversari. Slalom di Jeda sulla destra, pesca Conti e palla alle spalle dell'estremo difensore azzurro. Cala il gelo sul San Paolo già infreddolito dalla temperatura inclemente. Un pari che sa di mezzo passo falso per Reja e i suoi contrariati dal primo pari in casa (dopo nove vittorie tra Coppe e campionato) giunto al termine di una settimana di mugugni e di nuove regole interne per chi non fa una vita da atleta. Prossima sfida: l'Inter a San Siro, ma il Napoli nelle difficoltà si esalta.

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