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Aggrappati alle braghe di Plasmati

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Il regolamento considera antisportivo «calarsi le braghe» per dileggiare un avversario, ma non prevede nulla se lo si fa per ottenere un vantaggio di gioco. Altrettanto furbo è stato Collina, infilatosi subito nella polemica per far passare inosservata la domenica tutta negativa degli arbitri. Il designatore è intervenuto per rispondere all'ad del Catania Lo Monaco che aveva difeso il giocatore: «Chi decide se un atteggiamento è antiestetico? C'è un regolamento e se un atteggiamento non tocca le regole del buon gusto tutto è relativo». Collina ha sostenuto invece che il gesto non è considerato antisportivo «solo perchè non contemplato quando è stato stilato il regolamento». Ha quindi invitato i membri dell'Ifab (International Football Association Board) a codificare la nuova casistica, concludendo che, d'ora in poi, «gli arbitri saranno più attenti anche ai giocatori che dovvessero abbassarsi i pantaloncini». La vicenda Plasmati ha concluso tra il serio e il faceto una domenica che di divertente, per i direttori di gara, ha avuto ben poco. Persino Rosario Lo Bello è ha sottolineato il bisogno di rinnovamento dei vertici Aia, visto il continuo ripetersi di sviste, mentre Collina, evitando di prendere posizione sui tanti episodi dubbi, ha semplicemente liquidato come casuale la designazione di Rocchi per due gare di serie A a distanza di tre giorni (Juventus-Genoa e Roma-Lazio), cosa mai accaduta prima. Una circostanza che, secondo Lo Bello, trasmetterebbe poca fiducia e farebbe sentire trascurati gli altri fischietti.

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