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Masters, il forfait di Roddick

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simbolo di un calendario sbagliato

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Il posto di Roddick è stato preso da Radek Stepanek, numero 27 in classifica ma l'unico che aveva accettato il ruolo di riserva. Pur giocando una buona partita Stepanek, che aveva battuto Federer quest'anno al Foro Italico ma ne era stato sconfitto due volte nelle sfide successive, ha perso in due set piuttosto equilibrati. Federer ha alternato buone cose a errori banali ma nei momenti decisivi, in particolare nel tie-break del primo set, ha fatto quanto bastava per evitare complicazioni. In precedenza Andy Murray, confermando di essere il più in forma tra gli otto protagonisti del Masters, aveva battuto in due set il francese Simon. Questi ha rischiato di essere travolto quando ha dovuto salvare due palle per lo 0 a 5, poi è entrato in partita riuscendo a recuperare fino al 3 a 4, mancando addirittura il punto del 4 pari. Alla fine però Murray, che aveva già sconfitto Simon nella finale di Madrid, ha mantenuto il controllo della partita vincendo il primo set per 6-4 e facilmente il secondo. Oggi Djokovic, che è già sicuro di un posto in semifinale, affronta Tsonga, già eliminato, mentre Davydenko e Del Potro si giocano la possibilità di proseguire la loro corsa. Parlando di formula mi pare inevitabile tornare su quella della Coppa Davis la cui finale viene certamente impoverita dalla rinuncia di Nadal. Il cui posto nella formazione spagnola è stato preso da Marcel Granollers. Con una formula più allargata la Spagna avrebbe potuto sopportare meglio l'assenza del suo numero uno, in quella più ristretta l'Argentina, che dispone di due giocatori in ottima forma come Del Potro e Nabandian e del vantaggio del fattore campo, diventa inevitabilmente favorita.

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