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Tiziano Carmellini [email protected] Vietato ...

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Con la peggior difesa del campionato, una classifica devastante, due squalificati illustri, una condizione atletica precaria e un Totti a mezzo servizio (ma che dovrà stringere i denti e andare in campo), nel turno infrasettimanale la Roma prova a rimettersi in piedi dopo la quarta sconfitta consecutiva rimediata domenica scorsa a Udine. La contestazione a Trigoria, il ritiro forzato e il faccia a faccia tra tecnico, squadra e società (seppur separati con Rosella Sensi che ha voluto confrontarsi solo con Spalletti), potrebbe aver innescato quel sentimento di riscatto che in molti si aspettavano già dopo i buoni segnali di ripresa visti a Londra. Invece a Udine è piovuto sul bagnato e la Roma è andata sotto pesantemente finendo a un punto dalla zona retrocessione. Per ribaltare la situazione Spalletti dovrà inevitabilmente cambiare qualcosa, facendo però i conti con infortuni, squalifiche e tutto il resto. L'idea è quella di cambiare senza stravolgere: come ampiamente spiegato dal tecnico nella conferenza stampa di rito. Ma con la «pochezza» che Spalletti si ritrova per le mani al momento c'è poco da inventare. Il modulo sarà quello più «coperto», quel 4-1-4-1 già visto in diverse occasioni quest'anno. Taddei dovrebbe avere un turno di riposo sulla fascia destra, proprio lì dove il tecnico non ha ricambi all'esterno brasiliano. Così, come successe quattro anni fa alla sua prima stagione in giallorosso quando lo inventò rifinitore, Spalletti potrebbe utilizzare il jolly Perrotta a destra. Dall'altra parte del campo in avanti Tonetto dovrebbe avere la meglio sull'imperscrutabile Menez. Il francese non ha dato al tecnico le giuste garanzie e non pare aver capito quanto serva una svolta in questo momento di nulla assoluto. In difesa rientra finalmente Juan, altro oggetto misterioso di questo inizio disastroso della Roma. L'ennesimo stop dovrebbe essere definitivamente alle spalle e, senza Mexes squalificato, le alternative portano solo a Loria: meglio evitare dopo quello visto a Udine. Conferme dietro per Riise e dentro anche Cicinho: che molto bene aveva fatto a Londra cancellando dal campo un Malouda non certo brillante. Il resto dovrà farlo la forza di un collettivo che la momento sembra aver peso la sua identità. E chissà che Cassano per una volta non riesca a far sorridere Roma.

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