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Fabrizio Fabbri Arrivato lo scorso ...

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«Sono contento perché era una partita importante contro una squadra che ha fatto grandi investimenti per migliorarsi. Giocare a Bologna è sempre difficile ma la Virtus ha risposto bene e io ho dato il mio contributo». La grande paura contro Caserta è servita a scuotervi? «Abbiamo giocato meglio come squadra per quasi tutti i 40 minuti. Invece contro la Eldo eravamo andati troppo a strappi». E ora alle porte c'è l'esordio Eurolega contro Berlino. Siete pronti a lanciare una nuova sfida? «È un nuovo campionato che inizia. Il nostro è un girone di ottimo livello e la prima partita è sempre difficile, specie contro Berlino che ha molte aspettative visto che lì si giocherà la Final Four. Non sarà facile e avremo contro un palazzo di 15.000 persone. Ma siamo concentrati e l'obiettivo è vincere». Torniamo in Italia. Cosa vi separa ancora da Siena? «Noi siamo una squadra con molti elementi nuovi, loro hanno cambiato poco. Però Roma ha una panchina lunga con giocatori di talento. Vogliamo batterli, come ogni squadra che incontreremo». Quindi a Roma si può vincere? «Certamente. Lo scorso anno siamo arrivati in finale, abbiamo perso 4-1 ma nella seconda e terza partita abbiamo sprecato buone occasioni per sconfiggerli. Dobbiamo solo migliorare un po', ma possiamo farcela». È Becirovic il leader della Lottomatica? «È fantastico giocare con lui. Ha esperienza, classe e mentalità vincente». Siete una rosa di 12 giocatori che possono tutti scendere in campo. Come si gestisce una squadra così? «Essere in una squadra grande vuole dire sacrificarsi per gli altri altrimenti è meglio andare da un altra parte. Il grande giocatore deve capire questo, anche se non è facile, perché è normale che tutti vogliano essere protagonisti».

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