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«Puntiamo alla salvezza»

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«Noi dobbiamo pensare alla salvezza» - dichiara davanti a taccuini e microfoni in occasione di un convegno della Luiss - potrebbe sembrare una battuta, è solo un modo per proteggere la sua squadra. L'allenatore di Rimini non vuole distrazioni, la prossima trasferta a Bologna rappresenta un crocevia fondamentale per la stagione biancoceleste. «Mi sembra sciocco parlare di obiettivi dopo appena sei giornate di campionato - afferma il tecnico - i campionati si vincono a primavera, noi puntiamo a salvarci senza troppi patemi d'animo. Non dobbiamo guardare la classifica, nè dichiarare le nostre aspettative: gli obiettivi vanno centrati, è inutile fare chiacchiere». Rossi non ama i proclami, sfugge al ruolo di protagonista e punta dritto al sodo: in tre stagioni ha portato la sua squadra in Europa in due occasioni. Coppa Uefa vanificata dal coinvolgimento dei dirigenti laziali in Calciopoli, e Champions League - occasione forse irripetibile - sacrificata per un calcio mercato inadeguato portato avanti dalla società. É voluto ripartite dalla macerie della stagione passata - dodicesimo posto - rinunciando alle offerte del Benfica e alla corte dei dirigenti del Napoli: ancora Lazio, per onorare fino in fondo il contratto firmato con Lotito. ha avuto ragione, trovando a Formello un regalo inaspettato - Zarate - e un gruppo ricompattato grazie anche all'intervento societario. A Formello è tornata l'armonia, sono tornati i risultati e l'entusiasmo di un tempo. E nonostante «il pompiere» Delio, è lecito sognare. I tifosi biancocelesti preparano l'esodo per la trasferta di Bologna. Ieri il prefetto della città emiliana ha confermato la limitazione suggerita dall'Osservatorio: i tifosi laziali potranno acquistare un biglietto a testa. «Mi aspetto un Bologna attento - continua Rossi - di certo non mi aspetto una squadra all'arma bianca, ma - vista la loro situazione di classifica - saranno chiamati a fare la partita. Tridente? Ci stiamo lavorando, ma non prendere per oro colato tutto ciò che vedete durante l'allenamento: mettere insieme i nomi è facile, ben altro è mettere in campo una formazione. Dobbiamo trovare i giusti equilibri in mezzo al campo, abbiamo giocatori di talento, ma il bene supremo è la Lazio. Rocchi è un giocatore importante, troppo spesso sottovalutato dai media: è l'unico giocatore italiano che è sempre riuscito ad andare in doppia cifra negli ultimi tre campionati. Carrizo? Su di lui c'erano delle aspettative enormi: sta facendo bene, farà benissimo. Sarà lui il titolare della Lazio nei prossimi dieci anni». L'ultima considerazione riguarda la partita della nazionale in Bulgaria. «La partita non l'ho vista - taglia corto Rossi - se volete parlare di altre cose dovrei fare il moralista, e moralista non sono: di certo non è stata una cosa bella, ma non ho elementi sufficienti per poter esprimere un giudizio».

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