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Ma Alonso (l'unico vero grande ...

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I dati di fatto sono inequivocabili. La Ferrari ha annunciato alla vigilia del G.P. d'Italia che fino a tutto il 2010 i suoi piloti saranno Raikkonen e Massa. Non conta niente che Raikkonen sia bollito e che Massa abbia ormai ampiamente dimostrato di essere un campione a scartamento ridotto. Non conta niente la diffusa consapevolezza che senza un secondo clamoroso fallimento di «Tremarella» Hamilton la Ferrari non vincerà un Mondiale che con Alonso al volante sarebbe stato suo già da fine agosto. Vuolsi così colà dove si puote: riga, punto e basta, come ama dire il presidente Montezemolo. Lo stesso Alonso ci ha tenuto, ieri, a far piazza pulita dei sogni tifosi. «C'è uno zero per cento di possibilità che vada in Ferrari la prossima stagione. Mancano due corse alla fine del Mondiale, sono concentrato al massimo perché vadano bene, nell'ottenere buoni risultati. Annuncerò dove correrò quando il campionato sarà finito», ha detto, tagliando apparentemente la testa al toro. Però... Però, a voler fare i dietrologi a tutti i costi uno potrebbe sottolineare come la posizione di Alonso sia contraddittoria: avendo la Bmw già annunciato i suoi piloti 2009 e dando per scontato che Honda o Force India non gli interessino, perché, visto che non andrà alla Ferrari, il campionissimo spagnolo non annuncia sin d'ora che resterà alla Renault, specie in considerazione del fatto che con il team di Briatore ha un contratto biennale dal quale è solo lui a potersi liberare? Ecco allora i ferraristi riprendere fiato e tornare a sognare sul filo del seguente ragionamento. 1) La Ferrari punta al titolo e sa di non poterlo agguantare senza l'aiuto di entrambi i suoi piloti. Ecco perché fa di tutto per metterli tranquilli, anche a costo di garantire a Raikkonen un futuro ipermiliardario che non merita. 2) Se Raikkonen è bollito, a fine campionato, quando non rischierà più di pagare una pazzesca penale per inadempienza contrattuale, magari deciderà che non ha più voglia di fare la vita monacale del pilota. Magari sarà tentato di proporre alla Ferrari uno scambio tipo «io vi rendo il volante e voi mi date lo stesso un po' dei soldi che mi avete garantito per i prossimi due anni». 3) La Ferrari si fa due conti e scopre che - alla vigilia di una recessione come quella che il mondo potrebbe vivere nei prossimi anni - non può accollarsi la buonuscita di Raikkonen e l'ingaggio di Alonso. Sperperare le creerebbe anche dei problemi di immagine. Dunque le serve l'intervento straordinario di uno sponsor. 4) Il colosso spagnolo Banco di Santander, che ha sempre seguito Alonso sulle macchine che guidava, non ha mai smentito la voglia di approdare sulle Ferrari insieme al suo pupillo. Se si presentasse l'occasione, i soldi sarebbero felici di metterceli loro, borse permettendo. Fantasie? Già. Però sono convinto che fra quanti stanno seguendo con più attenzione la crisi dei mutui, e quella delle banche di tutto il mondo che ne è derivata, ci siano proprio Montezemolo, Alonso e compagnia bella. Le risorse per il colpaccio del secolo, infatti, sarebbero a disposizione soltanto se il ritorno del sereno sui mercati diventasse stabile...

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