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Super10 in salita per le romane

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Al Tre Fontane passa il Venezia grazie ai calci piazzati. Male la capitolina a Rovigo

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A Roma i bianconeri di Bordon incappano nella peggior esibizione della stagione che influisce in maniera determinante sul risultato, ma anche alcune interpretazioni arbitrali non hanno convinto del tutto. Soprattutto, il direttore di gara Passacantando non ha distribuito equamente i cartellini gialli (due ai bianconeri Ollivier e German, solo uno al veneziano Rameka allo scadere del match) ed ha fermato prolungate azioni offensive della Roma dopo aver sorvolato su diversi fuori gioco degli ospiti. Detto questo, Mazzi e compagni hanno mostrato limiti evidenti in touche e nel mantenimento del possesso, oltre ad una indisciplina che continua a regalare troppe punizioni agli avversari. Il primo tempo fila via senza sussulti, pieno di falli e sotto frequenti spruzzi di pioggia con tre piazzati per parte, trasformati da Freschi per Roma e da Pilat per il Venezia. Il 9-9 all'intervallo è il pareggio della noia. La ripresa vede i bianconeri prendere man mano il sopravvento territoriale e nel possesso, nonostante le touche perdute e i limiti nei calci tattici di Freschi, aggravati dall'uscita dal campo per infortunio di Todeschini. Il predominio, con gli uomini di Bordon costantemente nel campo avversario, non frutta punti e al 73' Pilat non si lascia sfuggire l'occasione per portare i vantaggio i suoi con l'ennesima punizione, 9-12. Il forcing finale della Rugby Roma produce due occasioni dalla piazzola ma Freschi prima colpisce il palo e poi lo sfiora, Venezia può sorridere. Ai romani resta solo un punto per una classifica comunque buona e tanta voglia di rifarsi. La Capitolina, invece, torna da Rovigo con nulla nel paniere, nonostante continuino i segnali di miglioramento. Ancora fatali gli errori commessi dai giocatori bluamaranto, ancora troppo pesanti i danni prodotti dall'indisciplina, con i gialli a Vermaak, Haidar e Molaioli che hanno costretto i ragazzi di Pancho Rubio in inferiorità per ben 30 minuti. Difficile portare via punti da Rovigo in queste condizioni, soprattutto dopo un primo tempo chiuso sul 17-3 per le mete di Basson e Calanchini. All'inizio della ripresa il momento migliore per i romani con la meta di Rebecchini trasformata da Manawatu, ma la risalita è proibitiva e tre calci di punizione di Basson, un drop di Boarato e la meta di Bacchetti chiudono il conto. Adesso la pausa fino al 25 ottobre per le coppe europee consentirà di lavorare sulle lacune.

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