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Sabato amaro per il rugby romano

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L'AlmavivA di Rubio ancora a zero punti, bianconeri «scippati» a Padova

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Cominciamo da Roma dove alla Capitolina, ancora convalescente ma in progresso, sarebbe bastato poco per raccogliere almeno un punto (i bluamaranto sono ancora a zero dopo tre partite) davanti ad un Calvisano con evidenti problemi. I gialloneri, scesi in campo con quattro romani nel XV iniziale, Bernabò, Nitoglia, Matteo e Andrea Pratichetti, e De Carli in panchina, ha portato a casa i quattro punti limitandosi al compitino. Peccato perché i ragazzi di Rubio hanno messo in mostra una touche sontuosa capace di guadagnare tesori di possesso, troppo spesso vanificati da lacune sui punti di incontro. Dopo un calcio di Manawatu e una meta mancata di un soffio da Rebecchini giunge l'acuto bluamaranto al 12' proprio da una touche veloce su Vermaak che consente a Toniolatti di beffare la difesa avversaria sulla «chiusa». Sotto per 10-0 gli ospiti pareggiano in pochi minuti sfruttando un piazzato dell'ex Raineri al 16' e marcando una meta, trasformata. I romani accusano e al 33' il capitano Guatieri si becca un giallo sacrosanto e imperdonabile che lascia i suoi in 14. Ne approfitta il Calvisano che piazza altri 10 punti prima dell'intervallo con una meta del pack rifinita da Purll e un altro piazzato di Raineri. Harakiri romano e 10-20 all'halftime. La ripresa si apre con un piazzato a testa per Raineri e Manawatu, la Capitolina ci mette orgoglio e difesa ma al 68' Ludovico Nitoglia si ricorda di avere muscoli di seta e marca il 13-28. Al 78' Manawatu intercetta l'ovale e, in capo ad una cavalcata di 80 metri, marca meta e trasformazione per il 20-28 finale. Per la Capitolina niente punti in classifica ma una speranza di crescita. Torna da Padova con ben altre certezze ma con tanta rabbia la Rugby Roma di un Bordon furente per alcune decisioni arbitrali che hanno condizionato il risultato. Capace di condurre per quasi tutto il match (6-5 all'intervallo, meta di Freschi e 13-8 fino a 3' dalla fine) la Roma, spesso in inferiorità numerica per i gialli a Warner, Murrazzani e Bricalli, subisce la meta di Spragg ed il sorpasso del Petrarca grazie ad un penalty concesso per un «velo» molto dubbio. Restano la prestazione di grande personalità su un campo difficile e un altro punto prezioso per una classifica che continua a sorprendere positivamente.

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