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Ancelotti perde anche Pirlo

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Il centrocampista rossonero e della Nazionale si è fermato ieri nel corso dell'allenamento del mattino: lesione muscolare ai flessori della coscia destra è la prima diagnosi dello staff medico, in attesa di ulteriori esami a cui si sottoporrà venerdì. Di certo Pirlo non ci sarà giovedì al Meazza contro lo Zurigo, un esordio in coppa Uefa che a questo punto è un esame che i rossoneri non possono permettersi di fallire. Se poi, come si sospetta, si dovesse trattare di uno stop di circa un mese, allora Ancelotti dovrà fare a meno di Pirlo almeno per l'intero filotto di sfide considerate decisive per il suo futuro: Lazio, Reggina, e soprattutto il derby contro l'Inter davanti al pubblico amico. Dopo il summit di ieri con l'ad Adriano Galliani (il quarto in meno di due mesi), l'idea di Ancelotti per raddrizzare le sorti della squadra è quella di affidarsi alle certezze del nucleo storico. Nonché di mettere sotto esame - nel senso di test fisici - ed eventualmente accantonare, in attesa che recuperino una condizione decente, i nuovi acquisti Shevchenko e Ronaldinho, che non sono affatto piaciuti domenica nella disfatta di Genova. Una prestazione, quella del Gaucho, su cui ora si addensano ombre preoccupanti. Raccontano infatti i media brasiliani che in patria l'ex fantasista del Barcellona, dopo l'impegno in Nazionale contro la Bolivia, si sia concesso una notte di bagordi conclusa solo nella mattinata di giovedì. Ovvero 72 ore prima di scendere in campo a Marassi. Da questa selezione è realistico che, in vista della sfida con lo Zurigo, esca fuori un undici simile a quello che ha giocato la ripresa contro il Genoa. Per la partita di domenica contro la Lazio, invece, il centrocampo potrebbe recuperare Rino Gattuso, che ha ripreso ieri ad allenarsi con il gruppo, accorciando i tempi del rientro. Una volta tanto, per Ancelotti una buona notizia.

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