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L'Italia vince e «rivede» l'Europa

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Secondo successo di fila per l'Azzurra, terzo del difficile girone di qualificazione per Euro2009, e così mercoledì prossimo a Torino contro l'Ungheria del virtussino Ibby Jaaber la squadra di Recalcati potrà essere un pò più padrona del proprio futuro. Il secondo posto, e la possibile qualificazione diretta, rimangono appesi anche a ciò che faranno le altre ed allora resta priorità assoluta battere la nazionale dell'est e farlo possibilmente con almeno due punti di scarto visto che all'andata ci fu la sconfitta di misura per una sola lunghezza. Insomma dopo i temporali dell'inizio di questo difficile cammino le cose sembrano essere migliorate e non è certo ora il momento di stare a sindacare quanta sofferenza ci sia stata anche ad Helsinki perché dopo aver avuto saldamente in mano l'incontro (grazie soprattutto al micidiale 11/21 complessivo da 3 punti) l'Azzurra nel finale è stata colta dalla paura di vincere tanto da vedere i padroni di casa riavvicinarsi, con meno di 30" dalla fine, ad un solo pesante di distanza (62-65). E' stato il glaciale Mordente, uno di quelli che fa sempre le cose giuste al momento giusto e sa cosa significa onorare la maglia azzurra, a mettere poi i quattro liberi della staffa. Bravissimo il neo acquisto milanese, altrettanto Soragna, capace di chiudere con 5/7 da 3. Ma il mattoncino lo hanno portato tutti. Dal solito irruento Bulleri a Corsariol e Cittadni, che in area hanno fatto sentire i loro muscoli raccogliendo punti importanti (13 complessivi in due). Ed allora questa Italia può preparasi alla sua giornata più importante. Si giocherà per salvare il futuro, per dare l'opportunità alla Nazionale di rinascere stando ancora tra le grandi. Ed a bocce ferme ci sarà il tempo per valutare se e come riaccogliere quei campioni snob, Belinelli e Bargnani, che in questo momento di difficoltà non hanno neppure avuto il pudore di tenere la bocca chiusa, commentando le prestazioni dei compagni. Troppo facile tornare in Azzurro quando e come si vuole. La Nazionale merita rispetto.

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