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Quel tira e molla tra Bolelli e la Federazione

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Per ufficializzare la sua posizione Bolelli ha fatto pervenire alla Fit una lettera firmata dal suo manager e da suo padre nella quale si conferma la sua intenzione di partecipare ai tornei di Bangkok e di Tokyo. In un gioco delle parti abbastanza infantile la Federazione ha fatto sapere di non riconoscere quella lettera come espressione della volontà del giocatore. Contemporaneamente è stato però allertato Volandri. Il mio parere è che sia un grave errore da parte di Bolelli e Pistolesi rinunciare ad un incontro di Davis. Senza tirar fuori demagogiche argomentazioni sul dovere di ogni atleta di giocare in nazionale, ritengo che un giocatore come Bolelli, che ha giocato complessivamente bene fino a Wimbledon ma meno bene in seguito, non dovrebbe rinunciare alla vetrina che comunque un incontro di Davis può offrire. Pistolesi e Bolelli contestano alla Fit il diverso trattamento riservato l'anno scorco a Volandri che alla vigilia di un incontro di Davis col Lussemburgo chiese ed ottenne di non essere convocato per poter partecipare al torneo di Stoccarda. Dice Pistolesi: «Bolelli si sente discriminato, la situazione che si è creata è esattamente quella dell'anno scorso. Inoltre quest'anno è stato concesso a Starace di lasciare Dubrovnik prima che l'incontro con la Croazia fosse terminato, se Seppi o Bolelli si fossero infortunati nel riscaldamento non avremmo avuto nessun da mancare in campo perché anche Cipolla, il quarto convocato, era infortunato». La verità è che il rapporto tra Bolelli e la Fit non è mai stato buono. Bolelli avrebbe voluto che il suo allenatore Pistolesi lo seguisse a Pechino, ma la Federazione non lo ha accontentato. Bolelli, che attualmente si allena a Casal Palocco su un campo coperto, partirà per Bangkok giovedì prossimo, il giorno dopo l'Italia affronterà la Lettonia a Montecatini. Personalmente credo che sulla decisione di Bolelli abbia invece influito il fatto che contro la Lettonia a Bolelli, che sarebbe stato il numero due italiano dopo Seppi, avrebbe dovuto incontrare nella prima giornata Ernests Gulbis, il più forte tennista lettone, numero 48 in classifica, tre posti davanti a Bolelli. Non è certo una vigilia tranquilla per il nostro tennis. Potito Starace, che a Montecatini dovrebbe prendere il posto di Bolelli, è stato sconfitto a Bucarest dal francese Serra (n. 69). E' vero che i nostri avversari dispongono di un solo giocatore di livello, Gulbis, tra l'altro anche lui eliminato a Bucarest da un avversario modesto, il russo Gabashvili. Il problema è che non abbiamo un doppio e che se Gulbis vince i suoi singolari potremmo trovarci in difficoltà. Riassumendo credo che Bolelli e Pistolesi abbiano sbagliato ma hanno certamente ragione nel sostenere che in altre situazioni e con altri giocatori la Federazione si sia comportata diversamente.

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