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Powell «illumina» Rieti

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Nella finale, complice una falsa partenza, il giamaicano ha corso in 9.82 (+1,4 m/s),,a. «Sono contento di aver offerto questo spettacolo a un pubblico che mi vuole bene. Prometto di ritornare il prossimo anno». Sempre nei 100 bella prova dell'altro giamaicano che corre forte, Michael Frater, autore di un pregevole 9"98 davanti al francese Ronald Pognon (10"10). Poi le due migliori prestazioni mondiali stagionali: nel miglio femminile e nei 3.000 maschili. Ci ha creduto fino in fondo Tirunesh Dibaba, campionessa olimpica dei 5000 metri, già primatista iridata della distanza con il 14'11"15: il suo passaggio solitario ai 3.000 in 8'38" la dice lunga sul livello tecnico della gara conclusa con il nuovo record del meeting in 14'23"46. Nel miglio, che ha rimpiazzato i 1.500 metri nel programma della manifestazione, l'atleta del Bahrain Maryam Yusuf Jamal, campionessa mondiale dei 1500 metri, ha ceduto nel finale (4'19"50) all'etiope Gelete Burka, brava a firmare con 4'18"23, milgiore prestazione mondiale nel 2008.. Le campionesse olimpiche Shelly-Ann Fraser e Melanie Walker non hanno avuto problemi a confermare la loro leadership. La prima ha vinto agevolmente i 100 in 11"06 mentre la seconda è piombata sul traguardo dei 400hs in 55"01. L'atteso 800 metri maschile ha visto l'affermazione del campione mondiale a Osaka e bronzo a Pechino Alfred Kirwa Yego (1'44"69) che negli ultimi metri ha sorpassato il keniano campione olimpico Wilfred Bungei (1'45"05) giunto alla fine terzo, sopravanzato dal connazionale Koech Justus Kiprono Koech, vincitore della serie cosiddetta B in 1'45"02. Vedere correre il campione mondiale Bernard Lagat è un vero piacere: il suo 3'32"75 nei 1.500 è figlio del lungo stop per l'infortunio patito prima dei Giochi Olimpici. Nei 3.000 siepi la keniana Nyangau non ha avuto problemi a vincere in 9'21"20 al pari della statunitense Howard volata a 2 metri nell'alto. Record del meeting nel triplo per la russa Tatiana Lebedeva, brava a sfiorare i 15 metri (14,94). Il pupillo di casa Andrew Howe, dopo aver collezionato tre nulli è riuscito a piazzare un 8,01 appena sufficiente. Il presidente federale Franco Arese era già stato chiaro prima della gara: «Dovremo rivedere alcune cose - le sue parole - con riferimento al settore tecnico. Troppa routine, occorre inserire stimoli nuovi per sopportare sacrifici e fatica: è questa l'unica ricetta per migliorare». Sempre in chiave azzurra lampo di Vincenza Calì che ha stabilito il nuovo primato personale nei 200 metri con 22"98, al pari della giovane forestale Martina Giovannetti (23"64); discreto il 10"29 di Simone Collio nei 100 e il 69.59 di Silvia Salis nel martello, un po' più spente le prove di Lucas Rifeser negli 800 (1'46"94), Claudio Licciardello nei 400 (45"90), Benedetta Ceccarelli nei 400hs (56"47), Clarissa Claretti nel martello (69,58), Elena Meuti nell'alto (1,75), Agnes Tschurtschenthaler nei 3.000 siepi (10'13"56) mentre si sono ritirati Cristian Obrist o nei 1.500 e Silvia Weissteiner nei 5.000.

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