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La Pennetta tenta l'impresa con la Safina

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In campo maschile, invece, siamo legati alle semifinale raggiunta da Corrado Barazzutti nel 1977, in una delle tre edizioni di questo torneo giocate sulla terra battuta. Storicamente prima della Schiavone e della Pennetta, aveva fatto meglio Maude Levi, un'italiana portata negli Stati Uniti dal matrimonio all'inizio degli anni trenta e capace, nel 1930, di arrivare in semifinale. Nei quarti la Pennetta troverà oggi Dinara Safina, una delle giocatrici più in forma, vincitrice quest'anno di tre tornei (Berlino, Los Angeles e Montreal) e medaglia d'argento a Pechino, dove è stata sconfitta dalla Dementieva. Le due russe sono, insieme alle sorelle Williams ed alla serba Jankovic, le cinque tenniste che hanno la possibilità di diventare numero uno alla fine del torneo. Flavia ha incontrato la Safina quattro volte, l'ultima nella finale di Los Angeles, senza mai riuscire a batterla ma a suo favore potrebbe esserci una migliore condizione psicologica. La Pennetta era felice, dopo aver battuto la Mauresmo, la Safina ha finito in lacrime («Sono troppo stanca!» ha detto al suo allenatore) il suo incontro con la tedesca Groenefeld. Intanto il bilancio italiano nel torneo (14 vittorie e 11 sconfitte in questo momento) è il migliore realizzato quest'anno dai nostri tennis nei tornei dello Slam. Peccato abbiano tradito i giocatori, in particolare Bolelli e Fognini. E' vero che Bolelli ha perduto da Wawrinka, decima testa di serie, ma Cipolla, che contro lo svizzero è andato al quinto, e l'altra sera Murray, che lo ha battuto in tre set, hanno dimostrato che non era una partita impossibile. Intanto dalla nostra Federazione non si hanno notizie sulla squadra di Coppa Davis. Barazzutti ha lasciato New York anche se la Pennetta era ancora in gara, tra qualche giorno ci faranno sapere qualcosa. Si è fatto sentire invece l'allenatore di Bolelli, Claudio Pistolesi, che sul blog di Ubaldo Scanagatta, il più informato sul tennis, ha praticamente detto che solo se si è stati grandi giocatori si possono esprimere pareri qualificati. Stavo pensando di cambiare mestiere! Intanto prosegue la sua serie di vittorie consecutive (sono già 23) l'argentino Juan Manuel Del Potro, contro il quale aveva vinto una bella partita al Roland Garros il nostro Bolelli. Peccato che da quel giorno Del Potro abbia cominciato a vincere, Bolelli abbia quasi sempre perduto.

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