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I Giochi si concludono con l'oro di Cammarelle e l'addio di Baldini

Pechino, cerimonia di Chiusura delle Olimpiadi

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LA GIOIA Lui, Roberto Cammarelle da Milano, per evitare di fare la fine delle ragazze della ginnastica ed andare incontro a possibili sorprese dei padroni di casa, per vincere l'ottava medaglia d'oro per l'Italia, nell'ultima gara del programma dei Giochi, ha deciso di strapazzare il cinese Zhlei Zhang. Lo ha fatto costringendo l'arbitro moldavo Anatoli Kaigorodov a fermare l'irruenza dell'azzurro decretando il ko tecnico, dopo 19" da quando questi aveva assestato un colpo ben preciso in avvio del quarto round. La vittoria di Cammarelle ha rovinato la festa alla Cina facendole sfumare la conquista della 100ª medaglia d'oro nei Giochi. L'azzurro, allenato da Giulio Coletta e Michele Caldarella, con all'angolo qui Francesco Damiani, stava dominando l'incontro finale dei supermassimi (91 kg) con un netto margine di vantaggio, ma per vincere ha accelerato i ritmi. Il lombardo fin dalla prima ripresa (6-1) aveva dimostrato la sua superiorità e al momento dell'interruzione del match il risultato era 14-4 in suo favore. La sua è stata la medaglia finale dell'Italia a questi Giochi. L'ultimo campione olimpico della boxe era stato Giovanni Parisi a Seul 1988. Cammarelle, 28 anni, è campione del mondo, titolo conquistato a Chicago nel 2007 bissando il successo in Cina nel 2005. Il gigante di Cinisello Balsamo, già bronzo ad Atene 2004, fa parte della Polizia di Stato: mentre era festeggiato a Casa Italia ha bloccato le interviste e si è appartato per rispondere alla chiamata del suo capo, Antonio Manganelli: «Mi ha fatto i complimenti, ha detto di avermi seguito e persino visto tutti i miei match». Cammarelle è irrefrenabile nella sua gioia: «Volevo entrare nella storia e penso di esserci riuscito. Dedico questa medaglia a me stesso e alla mia ragazza Nicoletta. Il mio punto di riferimento è stato Alì, ma il mito per soldi e carriera è Mike Tyson». Il campione non vuole però passare al professionismo: «Resto nei dilettanti e difenderò il Mondiale il prossimo anno a Milano. Poi vorrei ritirarmi, ho una certa età». L'ADDIO L'ultima gara dell'atletica regala al Kenya quel sogno mai raggiunto: l'oro olimpico nella maratona. Bravissimo Stefano Baldini, l'azzurro con una gara di rimonta ha difeso con onore il titolo vinto ad Atene giungendo 12esimo (secondo degli europei) in 2h13'25" nonostante la stagione non certo delle migliori ed il lieve infortunio patito nell'ultimo allenamento proprio a Pechino. «Il cuore c'è sempre - ha detto il trentasettenne emiliano - avrei voluto correre molto meglio, ma sono stato condizionato da tanti problemi. E' l'ultima maratona e l'ultima volta in Nazionale: mi sembrava giusto chiudere con la gara che quattro anni fa mi ha regalato la maggiore soddisfazione della mia carriera. In 20 anni di attività ho cercato di dimostrare che con il lavoro e il sacrificio si possono ottenere bei risultati. Continuerò a gareggiare su distanze più corte e a divertirmi. Spero di rimanere nel mio mondo, vedremo con che ruolo». Anche Ruggero Pertile (15esimo in 2h13'39"): «Più di così non si poteva fare, quelli davanti erano di un altro pianeta. Ho cercato di fare una gara regolare finendo in progressione, speravo di arrivare insieme a Baldini e credo di aver onorato le Olimpiadi in maniera degna».

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