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Shevchenko è del Milan: «Sono felice, è come vincere una seconda chance»

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Invece la vita per Sheva cambia sì, ma la squadra non gli manca proprio. Anzi. Torna ad essere quella che gli ha dato la gloria, e lui diventa il figliol prodigo tanto atteso da Berlusconi e Galliani. Che, raggiante, sottolinea: «Shevchenko sbagliò ad andar via: ora è tornato a casa». Lui, e il patron rossonero, la pensano senz'altro così. Carlo Ancelotti, e qualche veterano dello spogliatoio milanista, forse non tanto. Delusi dall'atteggiamento dell'ucraino di due anni fa, nel momento dell'addio «per far imparare l'inglese ai figli», scocciati da un innesto che scombussola per l'ennesima volta un assetto tattico che ora è più sbilanciato che mai in attacco, e che non vede la stessa abbondanza, e qualità, in altri settori del campo. Si vedrà. Come il futuro di Philippe Senderos, perché l'Arsenal non intende lasciarlo andar via. All'Inter stanno a guardare, mentre Mourinho fa sapere che «sono più che soddisfatto di questo mercato, ma rimane aperto fino al primo settembre quindi vedremo». La porta, per Ricardo Quaresma, rimane logicamente aperta. Nel giorno di Sheva però anche altri bomber sono in rampa di lancio. Suazo si avvicina al Manchester City, che deve rimpiazzare Bojinov infortunato. Il Palermo spinge per Sergio Floccari: pronti nove milioni per l'Atalanta, che potrebbe accettare se arrivasse Pozzi dall'Empoli. Obinna invece, in esubero all'Inter, interessa al Napoli.

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